Cuore, testa e muscoli: l’Italia è pronta per scalare la cima-Sudafrica?

Un gap importante ma il XV di Brunel potrebbe creare grattacapi agli springboks. A patto di non perdere mai la concentrazione

ph. Sebastiano Pessina

Ci piace molto il XV titolare scelto da Jacques Brunel per affrontare sabato a Durban il Sudafrica (diretta su SkySport2 alle 17) nella prima giornata del torneo che vede partecipare anche Samoa e Scozia. Per quello che può valere. E’ equilibrata, intelligente, fisicamente potente. Dietro manca un po’ di imprevedibilità e di giocatori capaci di cambiare rapidamente passo, ma quel tipo di atleta non è che abbondi dalle nostre parti. Così, su due piedi, c’è forse il solo Ludovico Nitoglia, ma quella è una storia chiusa da tempo.
Tra i trequarti si rivede finalmente Sgarbi, uomo preziosissimo, che evidentemente si è ben ripreso dall’infortunio che gli ha fatto saltare quasi tutto il Sei Nazioni perché se Brunel ha deciso di schierarlo sin dal primo minuto contro una squadra fisica come gli springboks… La speranza è che McLean confermi la crescita tattica mostrata nell’ultimo anno e che Venditti prosegua sulla strada che lo ha fatto rapidamente diventare una pedina inamovibile nello schieramento azzurro (e ancora con notevoli margini di crescita). Poi c’è Luca Morisi, ragazzo dalle grandi potenzialità e dal carattere più maturo di quanto non dica la sua carta d’identità che ha solo un gran bisogno di giocare con continuità.

 

C’è il debutto di Di Bernardo, scelta che non può dare garanzie sul lungo periodo per mere questioni anagrafiche ma assolutamente sensata e meritata, subito gettato nella mischia a fianco del compagno di squadra Gori. Ed è una nazionale dai decisi colori bianco-verdi, con ben 11 giocatori del Benetton Treviso in campo sin dal primo minuto. Tra gli avanti unici non tesserati per il club veneto sono capitan Parisse e Marco Bortolami, probabilmente una scelta ragionata da parte del ct Brunel che proprio per le caratteristiche dell’avversario vuole un pacchetto di mischia il più compatto possibile, abituato a giocare assieme.
Dicevamo di Castro, che parte dalla panchina: “Castrogiovanni – ha detto Brunel – non ha partecipato al raduno di Bormio per rimanere con i Tigers impegnati nella Finale di Premiership e dopo la partita contro i British and Irish Lions è stato poco bene per qualche giorno. Cittadini ha lavorato regolarmente con la squadra in queste settimane, per questo parte dall’inizio”.
La terza linea è di assoluto valore mentre sulla carta potremmo soffrire un po’ in seconda, ma Pavanello e Bortolami sanno coniugare quantità e qualità e sono entrambi molto bravi a guidare le touche. Da non sottovalutare affatto poi la panchina.

 

Certo, davanti avremo la seconda squadra più forte del mondo che non abbiamo mai battuto, ma come ha detto ancora ieri Brunel ripetendo quello che è diventato un vero e proprio mantra negli ultimi mesi “la nostra ambizione in queste tre partite di giugno è quella di continuare a progredire, ed al tempo stesso di alzare il tasso di competizione interna alla nostra Nazionale inserendo nuovi giocatori. Sappiamo bene quale è la strada che vogliamo percorrere ed il nostro percorso di crescita passa inevitabilmente dal confronto contro i migliori. Vogliamo mantenere lo spirito e le ambizioni del Sei Nazioni”. Insomma, sarà durissima ma possiamo levarci qualche soddisfazione. Chiedere a Francia, Irlanda, Inghilterra e Australia.

 

E VOI COSA NE PENSATE DEL XV AZZURRO? PUO’ BEN FIGURARE CONTRO IL SUDAFRICA? DITE LA VOSTRA…

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