Il capitano azzurro e il ct non cercano alibi per una sconfitta senza se e senza ma: “Stiamo giocando molto peggio che al Sei Nazioni”
“Potremmo dire che siamo a fine stagione, che contro Samoa non abbiamo giocato spesso, che eravamo stanchi. Sarebbero scuse. La verità è che Samoa è stata migliore di noi e lo ha dimostrato sul campo. Siamo frustrati e delusi, soprattutto perché sappiamo molto bene di poterci esprimere ad un livello superiore a quello mostrato. Abbiamo perso, dobbiamo accettarlo e riconoscere che Samoa è una grande squadra, avere l’umiltà per dire che hanno giocato meglio. Sono settimi nel ranking, abbiamo grande rispetto per loro, ma noi avremmo potuto fare meglio di quanto fatto”. A parlare così nell’immediato dopo-partita di Nelspruit è il capitano azzurro Sergio Parisse.
Il ct Jacques Brunel non racconta cose molto diverse: “Sapevamo benissimo cosa dovevamo evitare. Sapevamo che i punti d’incontro sarebbero stati fondamentali, e proprio nei breakdown siamo stati carenti. Lì, più che in ogni altra fase di gioco, abbiamo perso la nostra sfida e la partita. Nel primo tempo siamo stati, più o meno, a livello dei nostri avversari. Ma anche nei primi quaranta minuti abbiamo sbagliato molto, eravamo in difficoltà, al limite. Abbiamo giocato al di sotto delle nostre possibilità, concesso mete da palloni di recupero. Nel secondo tempo abbiamo pagato anche sotto il piano fisico ma credo sia normale, avevamo perso il controllo del match, è stata una conseguenza e non una causa. Stiamo giocando sicuramente peggio che nel Sei Nazioni sotto ogni punto di vista”.
Infine le notizie dall’infermeria: “Ghiraldini – ha spiegato il Manager azzurro Troiani – ha riportato l’avulsione dell’impianto ortodontico agli incisivi, Iannone un trauma testicolare in un normale scontro di gioco, mentre per Orquera si sospetta una frattura costale che andremo ad indagare con degli esami strumentali nelle prossime ore”.
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