A Buenos Aires l’equilibrio dura solo 30 minuti poi gli inglesi prendono il sopravvento e marcano sette mete
L’Inghilterra ci mette mezzora, ma poi dilaga: tre mete – due tecniche – negli ultimi dieci minuti del primo tempo, altre quattro nel secondo. L’Argentina dei giovani (se agli inglesi mancano tutti i Lions i Pumas non possono contare su quasi tutti i big tenuti a riposo per il Rugby Championship) può fare poco e alla fine chiude la gara sul 26-51.
Argentina: 15 Martin Bustos Moyano, 14 Belisario Agulla, 13 Gonzalo Tiesi, 12 Gabriel Ascárate, 11 Manuel Montero, 10 Felipe Contepomi (captain), 9 Martin Landajo, 8 Tomas Leonardi, 7 Rodrigo Báez, 6 Julio Farias Cabello, 5 Julio Farías, 4 Mariano Galarza, 3 Maximiliano Bustos, 2 Martin Garcia Veiga, 1 Guillermo Roan.
Riserve: 16 Francisco Gómez Kodela, 17 Pablo Henn, 18 Esteban Lozada, 19 Tomás De La Vega, 20 Tomás Cubelli, 21 Benjamín Madero, 22 Matías Orlando.
Inghilterra: 15 Mike Brown, 14 Christian Wade, 13 Jonathan Joseph, 12 Kyle Eastmond, 11 Marland Yarde, 10 Freddie Burns, 9 Lee Dickson, 8 Ben Morgan, 7 Matt Kvesic, 6 Tom Wood (c), 5 Dave Attwood, 4 Joe Launchbury, 3 David Wilson, 2 Rob Webber, 1 Joe Marler.
Riserve: 16 David Paice, 17 Paul Doran Jones, 18 Henry Thomas, 19 Courtney Lawes, 20 Billy Vunipola, 21 Richard Wigglesworth, 22 Stephen Myler, 23 Ben Foden.
Marcatori per Argentina
Mete: Montero (49), Leonardi (69)
Conversioni: Bustos Moyano (50, 70)
Punizioni: Bustos Moyano (3, 10, 21, 26)
Marcatori per l’Inghilterra
Mete: Penalty try (30, 40), Burns (36), Webber (53), Yarde (57, 73), Eastmond (64)
Conversioni: Burns (30, 40, 58, 65), Myler (74)
Punizioni: Burns (7, 24)
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