Due debuttanti, dieci cambi in tutto, alcuni senatori in panchina e altri in tribuna. Solo il futuro ci dirà se Pretoria è solo un episodio
Dieci cambi su quindici sono una vera rivoluzione. Necessaria probabilmente, viste le prove con Sudafrica e soprattutto Samoa, ma in pochi si aspettavano un simile rivolgimento: “L’atteggiamento di sabato scorso contro Samoa non è stato quello giusto, ho pensato fosse giusto cambiare delle cose: ci sono giocatori che hanno giocato poco in questo tour, ma che hanno avuto un buon impatto sulla partita contro il Sudafrica, ed è giusto rivederli, magari dall’inizio. E ci sono tre esordienti come Cedaro, Chillon e Sarto che in questo tour non hanno ancora trovato spazio ed è giusto dare loro una possibilità”. Così il ct Jacques Brunel spiega le sue scelte in vista della gara con la Scozia di Pretoria (sabato alle 14 e 15, diretta tv su SkySport2). E il coach azzurro parla così dei nostri prossimi avversari: “Una squadra che, nonostante le sconfitte, ha confermato anche in queste due partite contro Samoa e Sudafrica quella crescita che aveva evidenziato durante il 6 Nazioni. E’ vero che anche loro arrivano da due sconfitte in questo tour, ma hanno disputato due gare di qualità”.
Due brutte gare dicevamo, ma Brunel (giustamente) qualcosa salva: “Contro il Sudafrica nella ripresa abbiamo giocato per quasi mezz’ora con l’intensità che mi aspetto dalla nostra squadra, mentre con Samoa né l’intensità né la reattività sono state quelle richieste. Sapevamo che i punti d’incontro e la nostra efficacia in questa fase di gioco sarebbero state decisive contro i samoani, ed invece è lì che abbiamo perso la partita. Mi aspetto passi avanti in questo senso”.
Tra le dieci novità gli occhi saranno soprattutto puntati sui due debuttanti Cedaro e Sarto: “Non me lo aspettavo – dice quest’ultimo – ero sicuro che il ct mi avrebbe fatto entrare a partita in corso. Non posso che essere felice, anche se sono davvero molto emozionato. Ho parlato con Jacques, mi ha chiesto di seguire il movimento della squadra in attacco, di fare il mio lavoro in difesa. Spero di far bene, non saprei che altro dire se non ringraziare gli allenatori che, nel corso della stagione, mi hanno dato fiducia permettendomi di arrivare sino ad oggi”.
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