la diminuzione della sanzione ai Crociati dà il via alle polemiche. E il legale del club emiliano tira in ballo il club del presidente FIR…
Nel corso del fine settimana qua e là sulla stampa locale sono comparse voci di protesta e lamentele contro la decisione della giustizia federale di “declassare” la punizione inflitta ai Crociati portandola da una penalizzazione di 15 punti a una di cinque. Sul web a sollevare i primi dubbi era stato solorugby, che aveva sottolineato la mancanza di “perché” a una simile decisione. Per capirne di più bisognerà quindi attendere le motivazioni che dovrebbero essere rese disponibili nel giro di 30 giorni.
Oggi però il Gazzettino va oltre: Ivan Malfatto intervista l’avvocato – di Rovigo – Francesco Zarbo, il legale che ha curato il ricorso del club di Parma. E’ soddisfatto ma anche arrabbiato e getta un sasso piuttosto grosso nello stagno: «Da avvocato del libero foro, non tesserato Fir rilevo anomalie nel funzionamento della giustizia federale che non mi spiego e vorrò approfondire. Esistono provvedimenti federali recenti riguardanti Calvisano che sono incompatibili con la posizione assunta dal procuratore federale nei confronti della società di Parma”. E tirare in ballo Calvisano significa, volenti o nolnti, tirare in aballo il presidente FIR Alfredo Gavazzi.
Qui il legale si ferma e non va oltre, non specifica i motivi e la natura dei suoi dubbi: si tratta di lodo arbitrali o di altro? Staremo a vedere. Il tutto nel nuovo panorama venutosi a creare dopo l’ultimo Consiglio Federale di venerdì, dove è stato deciso che la fidejussione obbligatoria da 50mila euro per le società che vogliono partecipare all’Eccellenza dovrà essere presentata a settembre e non entro la fine di luglio e che in caso di mancata presentazione la FIR si limiterà a trattenere quella cifra dai suoi contributi senza prendere altri provvedimenti.
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