L’impegno del Valsugana per la comunità oltre il campo da gioco
In tempo di bilanci i dirigenti del Valsugana Rugby Padova non guardano solo a ciò che è accaduto in campo nel corso dell’ultima stagione, ma anche alle attività sviluppate fuori dal terreno di gioco e ispirate dalla carta etica di un club che si propone come «comunità educativa e formativa». Queste attività rientrano nel progetto “Fare meta fuori dal campo”, che aggiunge al lavoro di formazione tecnica, orientato verso l’alto livello, concrete iniziative per sostenere la carriera scolastica e l’educazione degli atleti del Valsugana, e per contribuire al benessere della cittadinanza.
Nell’autunno 2012 è partito il programma di volontariato che prevede la collaborazione obbligatoria di tutti i tesserati sopra i 16 anni con associazioni legate al club biancoazzurro da rapporti di amicizia. Una volta alla settimana, a turno, gli atleti del Valsugana si sono messi a disposizione di: Gioco e Benessere in Pediatria (onlus che riunisce gli animatori volontari della Pediatria di Padova), Comunità Amicizia (casa-famiglia che accoglie e segue minori in difficoltà e in stato di abbandono), Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare. In tutto questo impegno di volontariato solidale ha occupato 280 ore.
Nei primi mesi del 2013 il Valsugana Rugby Padova si è offerto come testimonial del progetto “Vedere con il cuore” del Centro Robert Hollman, che aiuta i bambini con deficit visivo, e ha partecipato alla staffetta benefica “Run for Children” a beneficio della Fondazione Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza. Non solo, il club di Altichiero ha raccolto fra i suoi aderenti 2.561 euro, devoluti all’Associazione Italiana contro le Leucemie, per l’acquisto di attrezzature a favore del reparto di Oncoematologia pediatrica di Padova, dove è curata la piccola figlia di un allenatore di rugby.
Sul fronte scolastico, all’inizio del 2013 è iniziato un programma sperimentale di sostegno allo studio per gli atleti che frequentano le scuole superiori, grazie all’intervento dello sponsor Tipografia Veneta. Si è provveduto a organizzare due pomeriggi di studio alla settimana, presso gli impianti sportivi, prima degli allenamenti, per consentire agli studenti/atleti di svolgere i compiti di casa sotto la guida di un tutor qualificato, mentre le famiglie hanno potuto rivolgersi gratuitamente a un consigliere scolastico per discutere eventuali problemi di rendimento scolastico dei figli. Il monte ore di studio è stato di 245, con risultati incoraggianti, ma si sta già lavorando per offrire dalla prossima stagione un servizio ancora più efficiente.
Il rapporto con le scuole è passato anche attraverso iniziative di propaganda e diffusione del rugby in diversi istituti della città e della provincia di Padova. Nell’ultimo anno si è cercato di orientare gli istruttori del Valsugana (in tutto 4 tecnici) verso obiettivi mirati, che hanno coinvolto principalmente le scuole elementari e medie dell’area gravitante su Altichiero, e condotto alla creazione di un ente scolastico affiliato alla FIR a Limena. Interventi sistematici hanno riguardato anche il liceo Curiel di Padova e quattro istituti Enaip in tutta la provincia. Oltre alle attività sportive promosse a scuola, gli studenti coinvolti hanno potuto partecipare a 5 diversi tornei scolastici organizzati dal Valsugana, di cui 4 giocati sui campi di via Querini con tanto di terzo tempo.
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