Sceneggiatore, scrittore, drammaturgo e… giocatori di rugby. Con la maglia azzurra e quella del Frascati
L’Italia perde un nome importante della sua cultura. E’ infatti morto dopo una malattia Vincenzo Cerami: scrittore, sceneggiatore e drammaturgo, candidato all’Oscar nel 1999 per “La vita è bella” con Roberto Benigni.
Cerami che in gioventù giocò a rugby, tanto da arrivare a vestire fugacemente anche l’azzurro. L’incontro con la palla ovale a Frascati, dove giocò come centro. In una intervista rilasciata ad Alessandro Cecioni per Il Mattino lo scorso marzo disse “era bellissimo giocare a rugby, lo sport mi è restato nel cuore. Mi ricordo il profumo della vegetallumina, della pomata che mettevamo dopo i traumi. Un odore pungente insieme con quello dell’olio canforato. E poi il freddo: noi trequarti passavamo metà della partita ad aspettare il pallone. Allora non era mica come oggi, almeno a Frascati, il gioco era tutto sugli avanti. A noi arrivavano pochi palloni. Peggio ancora quando pioveva, per colpa delle maglie, pesantissime, di un cotone duro, quando si impregnavano d’acqua era un disastro. E il pallone? Ora vedo che giocano con palloni sintetici, sembrano mantenersi leggeri anche quando piove, un tempo erano di cuoio, si imbevevano d’acqua, ingestibili”.
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