Una storia vera ed emblematica di coraggio e dignità che commuove e coinvolge .
Era l’anno dei mondiali quelli del… Sembrano le prime strofe di una celeberrima canzone, ma i mondiali sono quelli del 1978, ci troviamo in Argentina e questa è una storia vera.
Da una parte il calcio, fortissimo strumento di propaganda per il regime del dittatore Jorge Rafael Videla che, dopo un colpo di stato, da due anni governa il paese con ferocia e la nazionale argentina che si prepara a laurearsi Campione del Mondo.
Dall’altra i ragazzi di una squadra di rugby, quella di Mar del Plata, importante città della provincia di Buenos Aires, che, uno dopo l’altro, vengono trucidati dai generali.
Questa è la storia di Raul che di quella squadra era il capitano e che di quella squadra è anche l’unico sopravvissuto. La storia di un’ingiustizia, di una battaglia senza quartiere condotta ad armi impari in nome della libertà, ingaggiata contro un regime che in pochi anni farà ventimila morti.
La racconta, vent’anni dopo, al giornalista argentino Gustavo Veiga, ed è per suo tramite che Claudio Fava ne viene a conoscenza.
Fava non è nuovo a queste trame, ne ha ricostruite tante di vicende, fra cronaca e narrativa, in cui la prima supera la più spaventosa delle fantasie. Questa, come le altre, ce la riporta con passione, rispetto e commozione.
Tutto comincia con il ritrovamento nelle acque del Rio de la Plata del cadavere di Javier, assassinato con un colpo in testa. Di mestiere faceva l’operaio, giocava a rugby e per la dittatura si era macchiato della più terribile delle colpe: diceva ciò che pensava.
In occasione della prima partita dopo la tragica scoperta, i compagni di squadra chiederanno un minuto di silenzio in omaggio all’amico. Lo stadio ne tributerà dieci.
Un affronto intollerabile per la giunta militare. Da quel momento, uno alla volta, i giocatori del Mar del Plata spariscono, ma per ogni giocatore ucciso, un giovane del vivaio viene promosso in prima squadra.
I ragazzi del Rugby La Plata non si fermano, continuano a giocare e vincere, ad affermare ciò che pensano. Gli sarà offerto di riparare in Francia come rifugiati politici, ma dignità e coraggio li indurranno a restare. Dei titolari, uno solo – Raul – calcherà il prato all’ultima di campionato scortando una squadra di ragazzini.
Per i generali sarà un segnale che “marcherà” una svolta e segnerà il crollo della dittatura.
Add (2013), 128 pagine, € 13.00
Per chi fosse interessato, il libro è disponibile e trovate la scheda a questo link.
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