Mediani testati col “neurotracker”, elaboratore a cui si sottopongono anche le forze armate USA
Allenamenti sperimentali a Rovigo, dove nei giorni scorsi è arrivato il professore universitario e preparatore atletico Philippe Arnau, che ha sottoposto i mediani della squadra (Guido Calabrese, Marco Frati, Nicolò Fratini, Simone Ragusi e Luciano Rodriguez) ad una seduta di sei minuti ciascuno con il “neurotracker”, un apparecchio in grado di analizzare il rapporto tra visione centrale e periferica e di metterle in relazione con la risposta motoria, al fine di valutare le reazione istintive e il risparmio di energie che deriva da una risposta utile ed efficacie. I cinque atleti hanno quindi indossato uno speciale casco corredato di visori e sensori, e si sono sottoposti al test. “Abbiamo ora a disposizione diverse informazioni sulle capacità percettive e di concentrazione dei giocatori testati, e si potrà quindi impostare una preparazione specifica per svilupparle”, ha affermato Arnau. Era la prima volta che Arnau portava in Italia il suo elaboratore, utilizzato tra gli altri dalla Nazionale francese di rugby, dalla Nazionale americana di football e dalle forze armate americane e canadesi, e per questo ha ringraziato lo staff rodigino.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.