Il capitano difende le sue scelte. Coach Ludeke comunque soddisfatto dei suoi
Chissà, magari la partita l’avrebbero persa ugualmente. Quello che è certo è che le tre scelte di Dewald Potgieter di andare in touche e non per i pali nel corso della semifinale di Super Rugby persa contro i Brumbies, sono state molto criticate, anche considerando che il suo calciatore si chiama Morne Steyn. Poi è arrivata la comunicazione di cambiare strategia, ma era ormai troppo tardi. Da buon capitano, Potgieter ci ha messo la faccia. Difendendo la scelta. “Volevamo mantenere una mentalità offensiva. Volevamo restare nella loro metà campo”. L’unico rimpianto del giocatore: “Non essere andato fino in fondo e aver scelto di piazzare la quarta punizione. Sono state una decisioni molto impopolari, ma tutti noi in quel momento avevamo la stessa mentalità”. La mentalità di chi a tutti i costi vuole vedere il proprio pack dominante, e che scorda che due calci valgono più di una meta. Coach Frans Ludeke a malincuore ha affermato a fine match di non condividere le scelte fatte dal suo capitano. Ma ha poi aggiunto: “Capisco il suo punto di vista. Al minuto ’79 eravamo in vantaggio, e sono fiero della stagione dei miei ragazzi”.
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