Nuova Zelanda, Australia, Sudafrica e Argentina: quattro ingredienti per un piatto eccezionale
Agosto è uno dei mesi che gli appassionati della palla ovale più attendono. Ed oggi, primo del mese, inizia il nostro percorso di avvicinamento alla nuova edizione del Rugby Championship, che avrà una sua tappa fondamentale quando a breve gli allenatori renderanno note le liste coi nomi dei giocatori che vi prenderanno parte. La caccia alla Nuova Zelanda è iniziata. Vediamo come stanno le quattro squadre.
Australia: la squadra di cui sappiamo poco. Dopo la sconfitta contro i Lions e l’arrivo in panchina di McKenzie il quindici Wallabies rappresenta un’ incognita. Le poche certezze che abbiamo sono che l’ex allenatore dei Reds terrà una linea di tolleranza zero sui comportamenti dentro e fuori dal campo e che selezionerà solamente giocatori in ottima forma fisica. Qualche “senatore” potrebbe saltare. Capitolo apertura: quasi nessuno, e forse nemmeno lui, sa chi giocherà all’apertura. Punterà già da subito su Quade Cooper, richiamato nel giro della nazionale? L’arma in più: il piede di Leali’ifano. L’arma in meno: Kurtley Beale, nonostante tutto (e tutti).
Argentina: dopo le cinque sconfitte e il 16-16 di Mendoza contro il Sudafrica dell’anno scorso, la squadra sudamericana cercherà con tutte le forze di ottenere la prima, storica, vittoria. E per farlo è aiutata anche quest’anno da un certo Graham Henry, coach degli All Blacks campioni del mondo e che grazie alla sua preziosa consulenza cercherà di rendere la squadra più competitiva. Sulla carta la squadra risulta forse ancora un gradino sotto le altre tre contendenti; potranno l’entusiasmo e la passione Pumas colmare l’eventuale gap tecnico? Match di preparazione il 3 e 9 Agosto contro un XV del New South Wales Waratahs. Una motivazione in più? Il ritiro, a fine torneo, di Contepomi.
Nuova Zelanda: i dominatori incontrastati della scorsa edizione si presentano ai blocchi di partenze con un Cruden in più e un McCaw che deve ancora togliere un po’ di ruggine dopo il semestre sabbatico. La sensazione è che replicare il filotto sarà forse più dura, ma sulla carta i tuttineri restano i favoriti. Molto potrebbe dipendere dalle risposte dei singoli: quella di McCaw quando sarà chiamato in causa, ma soprattutto quella di Nonu, ancora senza destinazione ma nelle grazie Steve Hansen. E poi c’è quel Cruden, che nella semifinale di Super Rugby contro Carter…Test di preparazione: due match di quaranta minuti ciascuno contro i Wellington Lions e Canterbury.
Sudafrica: è di ieri la notizia che il mediano di mischia Hougaard sarà fuori fino a Dicembre, e gli Springboks dovranno fare a meno anche di Pierre Spees, mentre è stato recuperato Duane Vermeulen, che proprio nello scorso Championship aveva fatto il suo debutto e da cui ci si aspetta molto. C’è molta attesa per le scelte di Heyneke Meyer, che ricorrerà a giocatori che hanno scelto di emigrare a Nord ( Steyn, Ralepelle, Kruger, Jacques Potgieter, Vermaak e Kirchner). Tra le quattro, è insieme all’Australia la squadra con forse maggiori margini di crescita anche in ottica RWC 2015.
Quote Agipronews per la vittoria finale: Nuova Zelanda 1,36 / Sudafrica e Australia 5,50 / Argentina 101. Voi che ne pensate?
E intanto, nell’attesa, godiamoci un po’ dello spettacolo dell’anno scorso.
http://www.youtube.com/watch?v=G6p21wzBClY
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