“E’ il singolo evento sportivo più importante che abbiamo mai ospitato”, ha detto l’ex Primo Ministro Yoshiro Mori
Il sostengo politico di certo non mancherà. E’ quello che hanno fatto sapere dal Giappone, dove alcuni ministri e membri di diversi partiti rappresentati nella due Camere della Dieta Nazionale hanno fatto sapere che non faranno mancare il loro appoggio e il loro impegno per organizzare un Mondiale 2019 che porti beneficio al paese, all’intero continente asiatico e a tutta la comunità ovale. In una riunione tenutasi a Tokyo nelle scorse settimane è emersa la volontà di collaborare nel migliore dei modi per preparare un evento che rappresenta un punto di svolta fondamentale nella storia del Rugby, essendo la prima Coppa del Mondo organizzata al di fuori dei confini tradizionali. Una cartina al tornasole per capire fino a che misura il rugby è esportabile e per verificare quanti investimenti il continente asiatico è disposto a riversare sulla palla ovale, dopo che già quella tonda in cuoio e in parte quella tonda arancione a spicchi ne hanno beneficiato. L’agenda messa a punto prevede piani e strategie per aumentare il numero di appassionati, addetti ai lavori e atleti. In tutto il paese nipponico si contano, secondo i dati IRB, circa 123.000 giocatori tra uomini, donne e bambini, un numero molto alto che di fatto proietta il Giappone tra i primi sette paesi con più giocatori e in cima alla classifica del singolo continente asiatico. Uno degli aspetti più importanti della crescita dello sport sarà la sua diffusione attraverso il canale scolastico, volta a far conoscere e incoraggiare alla pratica sportiva. Tutto dovrà essere perfetto, e in Giappone si è consapevoli dell’importanza dell’evento per il risalto mediatico ad esso collegato: “Questo è il singolo evento sportivo più grande mai ospitato in Giappone“, ha detto Yoshiro Mori, già Primo Ministro e ora Presidente della Federazione di rugby giapponese. “Avere il supporto di più partiti è un aspetto fondamentale“. Ma il coinvolgimento dei parlamentari non finirebbe qui: a quanto pare, prima di una riunione con l’organismo organizzatore avrebbero partecipato ad una seduta di allenamento insieme alla nazionale Seven femminile.
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