Il presidente: i risultati arriveranno, come nel 6 Nazioni, e andremo verso “una ripartizione paritaria”
30 settembre. Prima di allora, non si saprà nulla. Dopo, forse, qualche certezza in più sul loro futuro la Benetton ma anche le Zebre l’avranno. Dopo l’appello degli scorsi giorni lanciato da Amerino Zatta, presidente di Treviso, che lamentava l’impossibilità di programmare non sapendo cosa ne sarà del futuro celtico al termine del primo, ma speriamo non ultimo, quadriennio, il presidente Gavazzi ha risposto in un’intervista rilasciata a La Tribuna di Treviso. Mettendo subito in chiaro che prima della fine di Settembre non si saprà molto di più di ora. Gavazzi aveva posto aprile come data per risolvere la questione, ma “poi è successo di tutto”, Tour dei Lions compreso, e si è creato uno stallo che ha bloccato trattative e discussione. Questione 3 milioni di euro: “Il board della Celtic pensa a una riduzione a scalare, io vorrei arrivare a zero…domani, al più tardi in 1-2 anni”. Per ottenere ciò, Gavazzi è consapevole dell’importanza dei due aspetti che al board interessano, risultati e diritti TV: Gavazzi spera che si segua la strada del Sei Nazioni, dove grazie a risultati e accordi televisivi si è passati da una divisione iniqua a una più paritaria. Risultati che secondo il presidente Treviso confermerà e le Zebre otterranno. La partecipazione alla Celtic, comunque “è indispensabile, le due franchigie esprimono il meglio del nostro rugby“. Sul finanziamento alle Zebre, (e sull’aumento di quello per Treviso) impossibile andare avanti così, anche se a quanto pare nomi grossi disposti ad investire sulla franchigia a strisce non se ne sono stati fatti. “Il mio sogno in futuro è quello di tre franchigie italiane in Celtic, che costino alla Fir non più di 3 milioni l’una“. Infine, sulla questione prossima stagione ovale in TV, Gavazzi non conferma nulla: trattative ancora in corso.
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