La NZRU ha siglato un nuovo accordo sui contratti dei giocatori. Grosso impulso al Seven e decisi i premi per il Mondiale
Soldi, soldi e soldi. Inutile fare gli schizzinosi, quando si parla di sport professionistico sono una parte importantissima. A maggior ragione se il soggetto in questione sono poi gli All Blacks, una delle massime espressioni agonistiche ed economiche di quel mondo.
La federazione neozelandese ha firmato un accordo con la New Zealand Rugby Players’ Association che stabilisce il nuovo contratto collettivo per i giocatori della terra dei Maori. L’intesa ha validità fino a tutto il 2015.
Gli atleti di ogni livello riceveranno complessivamente 121,2 milioni di dollari neozelandesi e quelli che miglioreranno maggiormente la loro posizione, se facciamo il confronto con l’accordo che precede quello siglato nelle ultime ore, sono i giocatori del Seven: gli ingaggi del settore maschile passeranno da un “cumulo” di 1,6 a 3,5 milioni di dollari (sempre neozelandesi), quelli del settore femminile ammonteranno invece a 1,9 milioni per “almeno” 16 giocatrici. Un impegno economico che sottolinea la centralità dell’appuntamento di Rio 2016 per la NZRU.
Capitolo Super Rugby: le franchigie potranno mettere sotto contratto 32 giocatori ognuna con un tetto di ingaggio da 180mila dollari per l’anno in corso, cifra che salirà a 190mila entro il 2015. Inoltre per il Rugby Championship, che si disputa in contemporanea con l’ITM Cup, la NZRU verserà 50mila dollari a ognuna delle Unions, cifra però che può diminuire se i giocatori convocati dagli All Blacks verranno rilasciati e potranno quindi scendere in campo con i loro club.
L’accordo (a questo link potete trovare tutti i dettagli) si occupa anche del Mondiale 2015: in Inghilterra, in caso di vittoria, ogni giocatore potrà arrivare a guadagnare 150mila dollari, un terzo in più dei 100mila prevista per la RWC 2011. In caso di medaglia d’argento si scende a 115mila dollari cadauno.
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