Ancora troppi errori per i Wallabies. Per gli All Blacks due mete di Ben Smith, bene Taylor. La Bledisloe Cup rimane tuttanera
La Nuova Zelanda batte a Wellington l’Australia per 27-16 nel secondo turno del Rugby Championship 2013. Per gli All Blacks a segno due volte Ben Smith, sempre più meta-man della squadra. Australia ancora imprecisa, spesso troppo frettolosa nel gestire i pochi possessi in avanzamento avuti e incerta in alcune situazioni di base come prese al volo e sostegni.
Parte meglio l’Australia che si porta nei 22 avversari con un’azione multifase fatta di partenze dal breakdown e set up in mezzo al campo che coinvolge tutti quindici i giocatori e che fa guadagnare la prima piazzola a Leali’ifano. Reazione furiosa degli Abs: Taylor serve a Ben Smith un angolo su cui Toomua non arriva, l’ovale viaggia fino a Savea portato fuori all’ultimo da Folau. Taylor va poi dalla piazzola ma non centra i pali. A metà tempo l’Australia cresce, macina metri e produce fasi ma non riesce ad andare oltre il calcio di punizione piazzato da Leali’ifano. Alla mezzora i Wallabies pagano però una delle solite amnesie difensive: passamano sul lato corto ben eseguito da Conrad Smith e Luatua che porta Ben Smith in meta. Gli All Blacks allungano in finale di tempo: prima una punizione di Taylor, poi di nuovo Bene Smith marca all’angolino dopo buco di Luatua e allargamento perfetto di Dagg e chiude il primo tempo sul 15-6 Nuova Zelanda. Nella ripresa l’Australia inizia a trovare possessi importanti che portano a break e a un buco profondo ma i primi punti della ripresa sono degli All Blacks con Taylor. L’Australia potrebbe poi marcare ma Genia, poco brillante e tre volte intercettato al piede, allarga malamente e i suoi devono accontentarsi della punizione per precedente vantaggio. La prima linea tutta nera sale sugli scudi e guadagna una punizione ai cinque che Taylor trasforma in tre punti. Al minuto ’70 Folau intercetta Nonu, brucia Dagg cambiando passo e schiaccia sotto i pali, ma è lo stesso Dagg a ricacciare subito indietro i Wallabies con una punizione, che chiude il match sul 27-16 per gli All Blacks. Piccola nota sulla mischia ordinata: un passo in avanti rispetto alla scorsa settimana.
Nuova Zelanda: 15 Israel Dagg, 14 Ben Smith, 13 Conrad Smith, 12 Ma’a Nonu, 11 Julian Savea, 10 Tom Taylor, 9 Aaron Smith, 8 Kieran Read, 7 Richie McCaw (capt), 6 Steven Luatua, 5 Sam Whitelock, 4 Brodie Retallick, 3 Owen Franks, 2 Andrew Hore, 1 Tony Woodcock.
Riserve: 16 Dane Coles, 17 Wyatt Crockett, 18 Charlie Faumuina, 19 Jeremy Thrush, 20 Sam Cane, 21 Tawera Kerr-Barlow, 22 Colin Slade, 23 Charles Piutau.
Marcatori Nuova Zelanda:
Mete: Ben Smith (27, 39)
Conversioni: Taylor (27)
Punizioni: Taylor (37, 54, 60, 69), Dagg (75)
Australia: 15 Jesse Mogg, 14 Israel Folau, 13 Adam Ashley-Cooper, 12 Christian Leali’ifano, 11 James O’Connor, 10 Matt Toomua, 9 Will Genia, 8 Ben Mowen, 7 Michael Hooper, 6 Scott Fardy, 5 James Horwill (captain), 4 Rob Simmons, 3 Ben Alexander, 2 Stephen Moore, 1 James Slipper.
Riserve 16 Saia Fainga’a, 17 Scott Sio, 18 Sekope Kepu, 19 Kane Douglas, 20 Liam Gill, 21 Nic White, 22 Quade Cooper, 23 Tevita Kuridrani.
Marcatori Australia:
Mete: Folau (70)
Conversioni: Leali’ifano (70)
Punizioni: Leali’ifano (6, 25, 56)
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