Il giocatore neozelandese è finalmente agli ordini di franco Smith. Venerdì in campo nel test col Petrarca?
Una intervista al sito ufficiale del suo nuovo club per presentarsi. Così il Benetton Treviso ha deciso di far parlare per la prima volta il suo unico arrivo per la stagione che va iniziando, il trequarti neozelandese Mat Berquist.
Ecco uno stralcio di quanto pubblicato (qui invece l’intervista completa):
Mat Berquist, ultimo ed unico per questa stagione volto nuovo del Benetton Treviso, è arrivato nella nottata di sabato nella Marca ed ha iniziato oggi a prendere confidenza con la sua nuova squadra, con le strutture del Centro Sportivo “La Ghirada” ed anche con la città. Nato a Waipukurau, nell’area di Hawke’s Bay, isola nord della Nuova Zelanda, l’11 maggio 1983, Mat proviene dal club francese del Biarritz Olympique ed in precedenza a livello europeo ha indossato in un paio di occasioni la maglia del Leinster, prima di un brutto infortunio al ginocchio.
“Purtroppo alla mia seconda partita con il Leinster – commenta il giocatore – ho subito questo infortunio, ma ora sono pienamente recuperato e pronto a mettermi in gioco ed a disposizione della mia nuova squadra”. (…)
“Lo standard del rugby europeo, per quanto ho visto del RaboDirect PRO12 con Leinster ed in Heineken Cup con Biarritz, è molto alto e simile a quello neozelandese. Ho visto squadre che amano giocare e muovere molto palla, che forse è comunque una caratteristica che è in comune tra i due tipi di rugby di cui ho avuto esperienza”. (…)
“Ho giocato prevalentemente come mediano di apertura, ma spesso anche come centro. Mi considero un giocatore che ama correre palla in mano, ma anche con discrete percentuali al piede e quindi non mi dispiace prendermi responsabilità e piazzare”. (…)
Su Treviso, cità e squadra: “La città mi sembra molto bella, ma c’ero già stato a livello giovanile con la Nazionale. Spettacolare è il centro sportivo, non se ne vedono davvero tanti così in giro. Per quanto riguarda la squadra, conosco alcuni dei miei compagni per averli visti giocare con l’Italia, ma ancora non conosco molto del rugby italiano. Conosco, poi, Dean Budd per averci giocato come avversario. Quando ero ad Auckland, credo lui giocasse per Northland e quindi non siamo mai riusciti ad essere nella stessa squadra. Del Benetton so che è una squadra molto competitiva, che gioca un buon rugby e che punta a traguardi ambiziosi e anche questo mi ha motivato nella mia scelta di venire qui”. (…)
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