Nel primo tempo meglio i Wallabies, nella ripresa l’Argentina torna sotto ma non riesce a passare
Doveva essere una partita equilibrata e così è stato. Tanto gioco al piede, battaglie territoriali e pochi ovali trasmessi. A non far decollare la partita ci hanno pensato anche pioggia e vento, che hanno influenzato gli errori delle squadre. Il primo tempo si è chiuso sul 14-3 Australia, mentre la ripresa ha visto i Pumas prendere in mano la partita e portarsi fino al 14-13 finale.
Partono aggressive le due squadre, con difese in avanzamento e grande pressione, che fruttano due calci che Sanchez e Leal’ifano mandano in mezzo ai pali. Il centro Wallabies si ripete più tardi per un fallo ospite in mischia ordinata. La forte pioggia condiziona il gioco, diversi set up vicini al punto di incontro, lanci storti in touche e diversi calci da parte di entrambe le squadre, con ricezioni e contrattacchi particolarmente brillanti di Agulla. Alla mezzora il primo multifase della partita porta l’Australia in meta: sette fasi con angoli vincenti, ovale allargato a Folau che non gioca la superiorità ma rientra sull’interno rompendo due placcaggi. L’Argentina appare confusa, e spreca i pochi possessi disponibili con ricicli forza e banali errori, come sul finale di tempo, quando i Pumas si portano nel 22 Wallabies ma dopo aver guadagnato diversi metri perdono l’ovale. I primi quaranta si chiudono con un calcio di Leali’ifano che fissa il punteggio sul 14-3.
Nella ripresa la partita ancora non decolla, l’Argentina fallisce una punizione e il tabellino non si muove per tutto il terzo quarto di gara. Nic White introduce storto e Sanchez aggiunge tre punti, a coronamento comunque di una maggior territorialità e della maggior pericolosità ospite. La difesa australiana inizia a sbagliare, un buco profondo di Matera e uno di Sanchez portano i Pumas nei 22 avversari e gli uomini di Phelan trovano la meta: angolo stretto di Contepomi che ricicla perfettamente per Leguizamon che travolge White. Sanchez converte e porta i suoi a meno uno sul 14-13. Toomua calcia uno dei peggiori drop dell’anno, Leali’ifano due volte sbaglia dalla piazzola, l’ultimo possesso è dei Pumas ma il lancio è storto. Finisce 14-13, ma l’Australia ancora non ha convinto.
Di Roberto Avesani
Australia: 15 Israel Folau, 14 James O’Connor, 13 Adam-Ashley Cooper, 12 Christian Lealiifano, 11 Nick Cummins, 10 Quade Cooper, 9 Nic White, 8 Ben Mowen (c), 7 Michael Hooper, 6 Scott Fardy, 5 Kane Douglas, 4 Rob Simmons, 3 Ben Alexander, 2 Stephen Moore, 1 James Slipper.
Riserve: 16 Saia Faingaa, 17 Scott Sio, 18 Sekope Kepu, 19 Sitaleki Timani, 20 Ben McCalman, 21 Will Genia, 22 Matt Toomua, 23 Tevita Kuridrani.
Marcatori Australia
Mete: Folau (28)
Conversioni:
Punizioni: Leali’ifano (11, 17, 40+)
Argentina: 15 Juan Martin Hernandez, 14 Horacio Agulla, 13 Gonzalo Tiesi, 12 Felipe Contepomi, 11 Juan Imhoff, 10 Nicolas Sanchez, 9 Thomas Cubelli, 8 Juan Manuel Leguizamón, 7 Pablo Matera, 6 Juan Martín Fernández Lobbe, 5 Julio Farias Cabello, 4 Manuel Carizza, 3 Juan Figallo, 2 Agustín Creevy, 1 Marcos Ayerza.
Riserve: 16 Eusebio Guiñaz, 17 Nahuel Lobo, 18 Juan Pablo Orlandi, 19 Mariano Galarza, 20 Benjamín Macome, 21 Martín Landajo, 22 Santiago Fernández, 23 Lucas González Amorosino.
Marcatori Argentina
Mete: Leguizamon (65)
Conversioni: Sanchez (65)
Punizioni: Sanchez (8, 60)
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