Meeting a Dublino il 23 di ottobre per cercare di trovare un compromesso. Ma la frittata ormai pare fatta
Che ormai sul caso Coppe Europee fossimo arrivati da un pezzo alla guerra di dichiarazioni e comunicati lo si era capito. Prendiamo ad esempio quello diffuso dalla ERC nel pomeriggio di martedì 17 settembre: si annuncia che il 23 ottobre si terrà a Dublino un meeting per discutere del futuro di Heineken e Challenge Cup. Frasi di rito come “il coinvolgimento di tutte le parti è fondamentale” eccetera eccetera.
Sono però i dettagli che fanno capire quanto ormai la situazione sia sfuggita di mano e abbia preso la decisa direzione voluta dai club francesi e inglesi.
Uno, la tempistica: l’incontro è stato fissato da qui a un mese, probabilmente con la speranza di guadagnare tempo e ammorbidire le posizioni. Ma in una condizione come quella di oggi aspettare così tanto tempo è pura follia, il “rischio” per l’ERC è di dare un’ulteriore arma a Premiership e LNR che hanno chiesto alle loro federazioni di attrezzarsi al nuovo scenario con grande rapidità.
Due: il comunicato porta delle note a fondo pagina che non sono sempre presenti nei comunicati ERC. Note che ricordano che Heineken Cup e Challenge Cup sono “tornei di proprietà e organizzati dall’ERC, una compagnia formata dalle sei principali union europee e riconosciuta dall’IRB come l’organizzatrice preminente delle competizioni internazionali nell’emisfero nord”. E che i tornei dell’ERC hanno generato 500 milioni di euro per la disciplina.
Dettagli. Forse.
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