Il giocatore del Calvisano è solo un consulente, spiega la federazione. Ma finora lo ha sempre definito “responsabile tecnico”
A volte le pezze non sono molto meglio dei buchi. Come nel “caso Vilk”, di cui abbiamo parlato questo fine settimana. Breve riassunto: nel post-partita di Rovigo-Fiamme Oro, gara della prima di andata di Eccellenza, il coach rossoblu Filippo Frati lamenta una gestione delle convocazioni per il torneo Seven di Bucarest a suo dire poco comprensibile e poco “egualitaria” e sottolinea che il ct Andy Vilk non è andato con gli azzurri in Romania ma ha giocato con la maglia del Calvisano contro San Donà.
Questa mattina la Gazzetta dello Sport torna sulla vicenda e pubblica una precisazione avuta dalla FIR dove si dice che “Il sig. Vilk non ha a oggi alcun contratto in essere con la Fir. Il sig. Vilk è un giocatore di Calvisano e ha fornito la propria disponibilità a svolgere nel periodo estivo, con il benestare del proprio club, una consulenza tecnica sulla base della sua precedente esperienza internazionale”. Ma, come sottolinea lo stesso quotidiano rosa, i comunicati della federazione degli ultimi mesi parlano di Vilk come “responsabile tecnico”. Cosa che fa anche il comunicato ufficiale del Consiglio Federale del primo giugno scorso, quello in cui Vilk è stato investito del ruolo e dove sotto il titoletto “Staff Squadre Nazionali” si legge: “Il Consiglio ha ufficializzato i responsabili tecnici delle Squadre Nazionali per la stagione sportiva 2013/2014:
Italia 7s maschile: Andy Vilk (responsabile), Fabio Gaetaniello (assistente)”.
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