Rugby Mirano, una serata conviviale per celebrare i primi dieci anni della squadra Old.
Nata per raccogliere attorno a se quei giocatori che hanno fatto propria l’affermazione “chi è Rugbysta lo rimane per sempre”, o semplicemente che non hanno voluto arrendersi all’avanzare dell’età, l’Armata Brancaleon è diventata un’importante realtà per il rugby Old nazionale. Conosciuta e stimata, l’Armata ha accolto non solo ex giocatori ma anche vero e propri neofiti del rugby, genitori di giocatori o soltanto estimatori di questo sport che però non hanno mai avuto modo di avvicinarlo. Quella che il leader indiscusso “Kela” ha più volte definito “a busa de Miran” (nel senso che “i peggiori elementi cadono tutti qua”) rappresenta un punto d’unione, l’interesse comune di un variegato gruppo di persone che altrimenti difficilmente avrebbero avuto modo di incontrarsi ma che grazie al rugby ed alle sue tradizioni rinuncia con gran difficoltà a quell’ora di allenamento settimanale da trascorrere con i propri compagni. E la vita dell’Armata è giunta, il 3 ottobre, all’importante traguardo dei 10 anni, evento molto sentito che ė stato festeggiato nella serata di sabato 5 ottobre presso lo stadio di Mirano.
Più di 50 personaggi si sono radunati presso la Club House per un panino, una birra e tante chiacchere, a ricordare aneddoti di quest’ultimo decennio in una rievocazione di trascorsi comuni e di amicizia. Mentre si è proceduto a scattare il primo piano di ciascun presente, sul bancone della Club House è stato aperto il “libro degli Old”, a disposizione di chiunque volesse lasciare una frase, un aneddoto che descrivesse i propri sentimenti nei confronti del rugby, mentre uno schermo proiettava immagini del decennio trascorso assieme. Prima di procedere all’immancabile foto di gruppo, l’Armata ha registrato un video messaggio per Mario “Best”, assente per un intervento che dovrà, con l’augurio di tutti, rimettere definitivamente in sesto la sua spalla destra, reduce di ben 4 lussazioni. A seguire un momento di grande ilarità, quando Kela ha avuto il suo bel da fare nello spiegare ai presenti come schierarsi per dar forma ad un grande ovale, anch’esso immortalato dai numerosi fotografi. Non è mancato, poi, un pensiero a Marco Franceschin e Ciro D’Ambrosio, due grandi ex che hanno “passato la palla” ma che sono rimasti nella memoria e nei cuori dell’Armata ed ai quali è stato dedicato un solenne brindisi. Infine, l’attacco al dolce preparato da “Chef” e la consegna di un apprezzato ricordo della serata: un boccale da birra che reca inciso il logo dell’Armata. La serata è proseguita all’insegna di musica e canti, in un convivio tipico di un gruppo di amici che ama trascorrere del tempo assieme.
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