Un play-off per convincere le celtiche. E un po’ di Galles in Premiership?

Gli anglo-francesi gettano sul tavolo una proposta che potrebbe sparigliare le carte. Intanto a Cardiff succede un po’ di tutto

 

ph. Jason O’Brien/Action Images

Da dove iniziamo? Prima il Telegraph e poi le indiscrezioni che ha in mano OnRugby che arrivano da Cardiff e dintorni…
Secondo il quotidiano britannico gli anglo-francesi, per venire incontro alle richieste delle federazioni coinvolte nel Pro12 – quindi Italia compresa – avrebbero proposto un possibile innalzamento del numero delle squadre celtiche che verrebbero coinvolte nella Rugby Champions Cup: la loro proposta originaria era che alla nuova competizione potessero prendere parte le prime sei classificate del Pro12, ora questo numero potrebbe crescere sino a 8.
Inghilterra e Francia avrebbero infatti pensato a dei veri e propri play-off tra squadre del torneo celtico, del Top 14 e della Premiership da giocarsi nella seconda metà di maggio e che mettano in palio due posti per il nuovo torneo. Il fine settimana del 17-18 maggio sarebbe stato individuato come possibile data di questo minitorneo che comprenderebbe due gare secche, chi vince va in Europa. In pratica alla nuova competizione europea prenderebbero parte le prime sei classificate di Top 14, Premiership e Pro12, a questi 18 club se ne aggiungerebbero altri due che verrebbero decisi da questi play-off ai quali potrebbero partecipare la settima squadra del campionato francese, la settima di quello inglese e la settima e l’ottava di quello celtico.
Una proposta di compromesso che incontra di certo il favore di Galles e Irlanda, se poi tra le sei/otto squadre celtiche venisse comunque garantita la presenza di una squadra italiana e una scozzese anche FIR e la federazione di Edimburgo potrebbero “capitolare”. Almeno sul fronte prettamente sportivo, che quello economico è un’altra storia.

 

Ma veniamo alle indiscrezioni che arrivano dal Galles e che sono arrivate fino alla redazione di OnRugby. Sul fronte delle richieste di maggiore meritocrazia la WRU non solleverà contestazione, d’altronde la qualificazione per merito è un problema solo per le italiane ed eventualmente le scozzesi. La federazione gallese vorrebbe avere in mano le firme delle quattro franchigie per la prossima stagione di coppe europee entro il primo di gennaio.
Le vere novità sarebbero però sono altre e sono collegate solo in via indiretta a quanto sta avvenendo sul fronte coppe europee. La prima è che la WRU vorrebbe instaurare un regime di contratti centralizzati per i giocatori del giro della nazionale che rischiano di partire per altri lidi: Sam Warburton, Leigh Halfpenny, Adam Jones ma anche Tipuric hanno il contratto in scadenza a fine stagione e si teme una fuga di massa. La volontà da parte della federazione gallese di instaurare un regime simile a quello neozelandese/australiano non è nuovissima ma questa volta incontrerebbe – o almeno così pare – il favore di tutte le franchigie con l’unica esclusione degli Ospreys, che non ne vogliono sentir parlare. Ovviamente le ragioni sono tutte economiche, le difficoltà delle squadre gallesi non sono certo una sorpresa.
Infine un rumors collegato sia alla questione contratti centralizzati che a quella che riguarda il futuro delle coppe europee: si parla infatti della partecipazione di una franchigia gallese – i Welsh Dragons – alla Premiership, a partire già dalla prossima stagione.
Situazione comunque in grande movimento e non sono esclusi ripensamenti o nuovi colpi di scena.

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