Test-match di novembre: Sky e Rai dicono no? Italrugby al buio…

Indiscrezioni raccolte da OnRugby raccontano di un brusco stop alle trattative. La7 e Mediaset alla finestra

ph. Sebastiano Pessina

Lo schema doveva essere questo: Sei Nazioni su DMAX, Pro12 su Mediaset, test-match su Sky e RaiSport, con quest’ultima che ha anche in mano i diritti dell’Eccellenza. In questa maniera tutti i principali gruppi televisivi del paaese – esclusa La7 – avrebbero avuto in mano un prodotto rugbistico da proporre al pubblico. Un buon modo da parte della federazione di rimanere con un piede in quegli stessi gruppi. Già, ma abbiamo usato la parola “doveva”, perché secondo alcune indiscrezioni raccolte da OnRugby le cose non starebbero affatto andando in questa direzione.
A inizio ottobre il presidente federale Gavazzi aveva detto a questo sito che avremmo sicuramente visto i test-match del prossimo mese in tv, magari anche su due canali. Il numero uno del rugby italiano non l’ha detto apertamente ma pensava a un binomio Sky/Rai. Bene, secondo le indiscrezioni da fonti qualificate di cui vi abbiamo detto prima questo piano sarebbe saltato: Sky, che nel frattempo avrebbe anche acquisito i diritti per i test-match della Francia (All Blacks, Tonga e Sudafrica), era disposta a mandare in onda con RaiSport le sfide azzurre di novembre contro Australia, Fiji e Argentina purché anche la Rai si accollasse una parte delle spese di produzione ma da viale Mazzini è arrivato un “no”. Vista la situazione anche Sky si è tirata indietro.
Resta ora da capire se la decisione di Sky vada letta in una mera chiave economica o se siamo in presenza di una scelta che ha delle letture “politiche”: non è un mistero infatti che la tv satellitare è rimasta scottata per la cessione dei diritti tv del Sei Nazioni a Discovery e il direttore di SkySport Giovanni Bruno in una intervista concessa ad AllRugby rilevava che in quella occasione la FIR non ha avvisato Sky dell’esistenza di un’altra offerta, una situazione definita anomala dallo stesso Bruno.

 

Quali che siano i motivi della scelta di Sky il risultato è solo uno: se i rumors che vi riportiamo verranno confermati anche in via ufficiale il rugby della nazionale sparirebbe dal panorama di Sky che a lungo lo ha sostenuto. E questo potrebbe anche non essere un problema insormontabile – lato federazione – se esistesse un’alternativa. A oggi infatti non c’è con Mediaset che sta alla finestra al pari di La7 che ora potrebbe rientrare nei giochi. I due gruppi televisivi starebbero però attendendo una prima mossa da parte della FIR e si aspettano un’offerta che vista la tempistica non può che essere al ribasso e quasi a costo zero.
Ai test-match manca ormai pochissimo e una decisione dovrebbe essere presa entro questa settimana, perché la messa in onda ha necessità di tempi tecnici che richiedono anche sopralluoghi negli stadi e un minimo di preparazione per poter offrire un prodotto che abbia standard di qualità. Noi speriamo ovviamente di essere smentiti al più presto circa il quadro che vi abbiamo tratteggiato.

 

Una situazione complicata che arriva in un momento in cui la federazione sta anche discutendo il rinnovo di alcuni degli sponsor che gravitano attorno alla nazionale (“Dondi ha inoltre relazionato circa lo stato delle sponsorizzazioni federali”, così recita lo scarno comunicato FIR dopo il Consiglio Federale di questo sabato a Parma). E avere la Banda Brunel che va in tv solo nel periodo del Sei Nazioni la rende inevitabilmente meno appettibile. O comunque meno “forte” sul piano delle richieste economiche in un periodo che tutto si può definire tranne che di vacche grasse. Anche perché va tenuto presente che i test-match della prossima estate hanno un appeal bassissimo per via dei fusi orari (si giocherà nell’Oceano Pacifico).
E in questo senso ci permettiamo anche di dare un piccolo consiglio alla federazione: siamo sicuri che questo sia il momento più adatto per acquisire una nuova sede per i propri uffici (anche qui ci viene incontro il comunicato del Consiglio Federale: “Il Presidente ha relazionato circa lo stato d’avanzamento delle trattative per l’acquisizione della nuova federale”)? Lungi da noi l’intenzione di metterci a fare i conti in tasca al nostro prossimo, ma il dubbio lo abbiamo. Però magari ci sbagliamo.

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