Un comunicato che sembra un atto di resa, con inglesi e francesi che sembrano ottenere tutto o quasi. Sembrano.
Due tornei da 20 squadre ognuno, forse addirittura un terzo. Gare di play-off/spareggio per assegnare due posti oltre ai 6 ciascuno garantiti a francesi, inglesi e celtici (7 solo per la prossima stagione). Per il primo anno però ognuna delle nazioni celtiche avrà garantita la presenza di una squadra. L’incontro di Dublino sembra aver smosso definitivamente le acque a favore del fronte anglo-francese. In effetti Premiership e LNR segnano dei bei punti a loro favore. Nel comunicato non è ben chiara però la distribuzione dei soldi: viene accettata la suddivisione un terzo, un terzo e un terzo tra celtici, francesi e inglesi ma non si chiarisce chi sarà a distribuirli. Insomma, chi tiene in mano la borsa? I club o le federazioni?
L’Erc ha appena emesso un comunicato nel quale conferma, una volta per tutte, il nocciolo del problema delle nuove coppe europee. Che i club francesi e inglesi abbiano ragione sul facile accesso dei club di Pro 12 alla Heineken cup è chiaro da settimane, forse mesi. Infatti scrive: “La competizione primaria sarà fatta da 20 squadre, sei ciascuna da club inglesi e francesi e sette dai club della Pro 12″. Dunque la ERC cede sul punto considerato chiave da tempo da Premiership e Top 14, Zebre e Connacht sono avvertiti.
Il punto è: chi organizza la massima manifestazione europea a partire dall’anno prossimo: la Erc o la Rugby Championship Cup, la nuova società anglo-francese? Il dettaglio non è secondario perché rispondere a questa domanda significa stabilire chi distribuisce i soldi (che al momento sembrano l’unico metro di giudizio, purtroppo). La ERC col comunicato non dice niente da questo punto di vista, anzi. Non fa nessun riferimento alla nuova competizione. E non dimentichiamo che la ERC è sostenuta dalle federazioni, anche quella inglese e francese. Mentre i club inglesi e francesi in questa lotta sono “soli”.
con la collaborazione di Damiano Vezzosi
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