Botta e risposta tra O’Connor e Pat Lam. Sul piatto il gioco troppo difensivo di Connacht e alcune decisioni arbitrali
Nel dopo partita di Leinster Connacht i due coach si punzecchiano a distanza. È il tecnico di casa O’Connor che, nonostante la sua squadra non abbia certo giocato una partita memorabile, punzecchia il tecnico avversario. “Se penso a come abbiamo giocato nei primi venti minuti avremmo meritato di perdere – dice il tecnico di Leinster O’Connor -. Per gran parte della partita siamo stati inaccurati con la palla, sbagliando numerosi passaggi. In qualche caso le penalizzazioni che l’arbitro ci ha inflitto sono state interpretazioni sue, ma in ogni caso abbiamo gettato al vento delle occasioni. In quei casi devi ottenere dei risultati e portare l’inerzia della partita dalla tua parte. Sono cose che vanno sfruttate quando si gioca con squadre che non costruiscono gioco. Voglio dire, Connacht non ha praticamente mai giocato ma ha badato a difendersi”.
Una dichiarazione come minimo coraggiosa, se si guarda alla prestazione della sua squadra. Infatti Pat Lam la rimanda al mittente sottolineando la prestazione dei suoi. “Stasera siamo venuti qua e abbiamo mostrato cosa possiamo fare – dice -. Nelle ultime tre settimane abbiamo affrontato squadre piene di nazionali ma abbiamo sempre fatto bene. Ho fatto lavorare molto i ragazzi sulla difesa, infatti stiamo migliorando. Abbiamo giocato contro una delle migliori squadre d’Europa, siamo stati l’unica squadra a segnare e abbiamo avuto una vera occasione di vincere, quindi quello che dice O’Connor semplicemente non ha senso”. Per Lam c’è la frustrazione di aver perso per delle decisioni arbitrali: “Non è la prima volta che succede, soprattutto arrivando a pochi minuti dalla fine dà frustrazione. Il secondo giallo non è stato chiarissimo secondo me, però non c’è molto che possiamo fare”.
Leinster adesso inizia alcune settimane in cui non avrà tutti i giocatori a disposizione. “Sono tutti giocatori abituati a questo – spiega il tecnico -. Ovunque si allenano sanno che devono dare il massimo per poter indossare una maglia il giorno della partita. Quelli che non staranno qui saranno con la nazionale, quindi nel miglior ambiente possibile. Lavorerò con i giocatori che ho a disposizione”.
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