“Non si può battere il Galles in Galles. Al massimo può capitare di segnare più punti di loro” – Ian Kirkpatrick ex All Black
Per chiudere in bellezza la cronaca della nostra trasferta in Galles non potevamo che parlarvi di questa meraviglia: icona per tutti gli appassionati di rugby, fra i simboli dell’orgoglio nazionale.
Secondo un vecchio proverbio gallese “il rugby è lo sport giocato in paradiso”. Nel cuore di Cardiff adagiato sulle sponde del fiume Taff, si erge in tutta la sua imponenza il Millennium Stadium: un paradiso sulla terra.
A guardarlo da lontano sembra quasi un’astronave giunta da chissà dove, forse da un pianeta ovale.
Almeno una volta nella vita bisognerebbe recarsi in questo tempio sia per le imprese scritte sul suo terreno sia per la magnificenza di un impianto che coinvolge come pochi, soprattutto quando gioca il Galles (guarda il virtual tour).
Servono 9,5 sterline (6 per i bambini) per visitare lo stadio (Orari: lunedì – sabato 10-17, domenica 10-16) con la possibilità di prenotare online.
56.000 tonnellate di acciaio e cemento, 74.500 posti, visuale perfetta da ogni lato delle tribune, il Millennium ha una peculiarità che lo rende ancor più spettacolare: una copertura in grado di chiuderlo completamente dandogli un “effetto notte” da far venire i brividi. Unico altro esempio europeo è l’Amsterdam Arena (ndr).
Costruito sul luogo dove sorgeva lo storico National Stadium, appoggiato (sul lato della tribuna nord) all’Arms Park (come se gli stadi, da queste parti, si riproducessero per partenogenesi), il Millennium è stato “concepito” per ospitare la RWC del 1999 organizzata, appunto, dal Galles e vinta dall’Australia che, nella finale del 6 novembre, s’impose 35-12 sulla Francia. Lo stadio ospita anche altre importantissime rassegne sportive, fra queste le partite di calcio delle ultime Olimpiadi di Londra 2012.
Di proprietà di una controllata della Welsh Rugby Union – è costato oltre 100 milioni di sterline, 7 ne furono impiegati dalla città di Cardiff per adeguare il comprensorio e il lungofiume. Inaugurato nel 1999 con il match vinto dal Galles sul Sudafrica (primo successo della storia dei Dragoni sugli Springboks), conta: 3 piani, 7 livelli, 124 suite e 7 lounge per l’hospitality, 38 fra bar e punti di ristoro, 17 punti per prestare un primo soccorso, 12 scale mobili e sette ascensori. Ancora sette sono gli accessi alle tribune: il gate 1 è a nord dal River Walk in Castle St, i gate 2, 3 e 4 (quest’ultimo solo per i mezzi di sicurezza) sono a est in Westgate St, i gate 5, 6 e 7 a sud in Wood St.
Il pro-shop è ospitato in un piccolo e suggestivo edificio vittoriano accostato alla recinzione del Millennium, al numero 8 di Wetgate St (a qualche centinaio di metri dall’ingresso dell’Arms Park).
Un giro va fatto anche qui. Anche qui non si scherza, con le pareti adornate da celebri frasi che testimoniano tutto l’attaccamento alla maglia rossa e tutta la responsabilità e l’orgoglio di cui è investito chi l’indossa. Se gli acquisti vi affaticassero troppo (e c’è da giuraci, considerato l’affollamento nei giorni del match e la quantità infinita merchandising, fra maglie ufficiali, pagliaccetti per bebè e gadget di ogni sorta), potete sempre fare un giretto alla caffetteria.
Anche la rassegna iridata del 2007, ebbe bisogno di questo impianto e, pur svolgendosi l’evento in Francia, un quarto di finale si giocò proprio al Millennium. Per uno strano gioco del destino dovuto alla sconfitta interna con l’Argentina nel match d’esordio, la Francia si trovò a giocare fuori casa contro gli All Blacks. Fu una partita immensa sul piano dell’intensità e delle emozioni, con i transalpini che spezzarono il sogno dei neozelandesi (20-18) guadagnandosi la semifinale contro l’Inghilterra.
8 match della prossima Rugby World Cup, si svolgeranno al Millennium, questo il calendario: 19/09 Irlanda-Canada (Pool D, in cui gioca l’Italia); 20/09 Galles-TBD; 23/09 Australia-TBD (Oceania 1); 01/10 Galles-TBD (Oceania 1); 02/10 Nuova Zelanda-TBD (Europa 1); 11/10 Francia-Irlanda; 17-18 ottobre i quarti di finale, rispettivamente fra il vincitore della Pool C e il secondo arrivato nella Pool D, il vincitore della Pool D e il secondo qualificato nella Pool C.
Fra il 2014 e il 2015 non mancheranno, quindi, le occasioni per visitarlo. Il Millennium sarà teatro della finale di Heineken Cup il prossimo 24 maggio (mentre il giorno precedente sul sintetico dell’Arms Park andrà in scena la finale di Amlin Cup). Sino a ora, quattro sono state le finali di Heineken giocate sul suo prato. Nel 2002 vinsero i Leicester Tigers contro Munster. Gli irlandesi, nel 2006, batterono Biarritz e, nel 2008, Tolosa; mentre nel 2011 Leinster ha sconfitto Northampton.
A proposito di Sei Nazioni, qui nel 2005 i dragoni si aggiudicarono la vittoria battendo la Francia e facendo Grande Slam (non succedeva dal 1978).
Anche per i nostri Azzurri il Millennium è stato teatro di un evento memorabile: qui, nel 2006, hanno segnato il primo punto in trasferta dal loro esordio al Torneo, un 18-18 che passerà alla storia.
Se quel match rimarrà negli annali, in agenda dobbiamo segnare un nuovo appuntamento che già promette di essere imperdibile. Si torna a sfidare il drago nella sua tana. Data: primo febbraio. Luogo: Millennium Stadium. Occasione: partita inaugurale del prossimo Sei Nazioni. Presenti e schierati sul campo: Parisse e i suoi uomini a sfidare i padroni di casa vincitori degli ultimi due anni.
Peter Robbins sostiene: “gli inglesi giocano a rugby perché lo hanno inventato; gli irlandesi ci giocano perché odiano gli inglesi e adorano le risse; gli scozzesi perché sono i nemici storici degli inglesi, mentre i gallesi hanno un vantaggio su tutti gli altri: ognuno di loro è nato su un campo da rugby o vi è stato concepito”.
Questi i link alla prima, alla seconda e alla terza tappa di OnRugby – OnTheRoad: alla scoperta del Galles.
Per tutte le informazioni potete consultare visitbritain.com e visitwales.com.
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