Undici vittorie su undici gare disputate finora nel 2013. Ora mancano “solo” tre ostacoli e il primo è il più difficile: la Francia
Francia, Francia, Francia. Australia, Australia, Argentina, Sudafrica, Argentina, Sudafrica. Australia e Giappone. Questo è il percorso già fatto, ora c’è il pezzo che manca. Ovvero: Francia, Inghilterra e Irlanda. Non siamo impazziti e non stiamo facendo uno strano giro del mondo: si tratta della strada fatta finora dagli All Blacks in questo 2013 che può diventare “l’anno perfetto”, quello fatto di uno score di vittorie pari al 100%.
Finora i campioni del mondo hanno battuto tre volte la Francia a giugno nei test-match estivi, vinto sei gare su sei al Rugby Championship, superato l’Australia nella terza sfida di Bledisloe Cup e battuto a Tokyo il Giappone. Ora mancano ancora una volta la Francia (sabato a Parigi), l’Inghilterra a Twickenham tra una decina di giorni e l’Irlanda a Dublino il 23. Non esattamente una passeggiata di salute, ma tre partite che sono ovviamente alla portata di una squadra che non sembra avere limiti e talloni d’Achille.
Se ci mettiamo a scorrere l’inimitabile storia degli All Blacks scopriamo che nessuna loro selezione ha mai chiuso un’annata fatta di sole vittorie, quantomeno nel rugby moderno. Nel 1997 i neozelandesi misero assieme “solo” 11 affermazioni e un pareggio, ora Richie McCaw e compagni sono a un passo da un record che li spedirebbe di diritto nella storia più di quanto questa squadra non lo sia già.
Il primo ostacolo si chiama Francia, squadra capace di far soffrire i campioni del mondo come poche altre e che forse non li batte poi così tante volte, ma la cosa capita quasi sempre nei momenti in cui può infliggere più dolore. E fermare quel tentativo di record in effetti non deve essere poi così male…
A fine agosto ci (e vi) chiedevamo se la squadra neozelandese di questo biennio poteva essere considerata la più forte di sempre, oggi ci limitiamo a chiederci (e a chiedervi) se riuscirà a portare a termine l’anno perfetto. A nostro parere se supera l’ostacolo-Parigi la risposta è sì. Secondo voi?
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