Brusca frenata nel progetto di costruzione della struttura che dal 2018 dovrebbe ospitare la nazionale transalpina
C’è un intoppo nel progetto che porta alla costruzione del Grand Stade della federazione francese, la nuova struttura da 80mila posti nell’area sud dell’Ile-de-France che a partire dal 2018 dovrebbe diventare la nuova “casa” della nazionale bleus. E non è un guaio da poco. Il rapporto della Commissione senatoriale sul finanziamento pubblico alle grandi infrastrutture sportive ha definito “irragionevole” (letterale) la presenza di due strutture da 80mila posti nella medesima area geografica, riferendosi alla presenza all’interno del territorio parigino dello Stade de France.
Due stadi, ribadisce poi il documento, che non hanno in entrambi i casi alcuna squadra stanziale che li utilizza in maniera continuativa: “le due cerchie entrerebbero necessariamente in feroce competizione per ospitare eventi sportivi e di spettacolo in numero comunque limitato. Una simile situazione rischia di mettere in grande pericolo il modello economico di almeno una delle due strutture, se non di entrambe”.
La Commissione invita perciò la FFR a “sentirsi a casa allo Stade de France” e invita lo Stato ad aumentare i suoi sforzi per raggiungere un accordo a lungo termine che trovi la soddisfazione di tutte le parti in causa”.
Ricordiamo che l’attuale contratto che lega lo Stade de France alla federazione francese – rinnovato con grande difficoltà e con un ritardo che ha fatto perdere a Parigi la possibilità di ospitare le finalissime di Heineken e Challenge Cup – scadrà nel 2017.
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