Il match si chiude con la vittoria dei cuneesi per 36-14
La gara tra Cuneo Pedona e Saluzzo Verzuolo Rugby, andata di scena domenica 10 novembre, ha un valore importante ancora prima del suo risultato. Quello andato in scena è il primo derby della Granda, che ha visto i cuneesi per la prima volta impegnati in gara ufficiale contro la giovane formazione saluzzese. Una gara di rilievo quindi, testimone della crescita costante del movimento ovale provinciale, in continua evoluzione e sviluppo. I saluzzesi partono da pronostici sfavorevoli, ma all’inizio portano in campo una tale volontà e voglia di gioco da mettere in seria preoccupazione e difficoltà i più esperti colleghi del Pedona. I primi 20’ sono un monologo della formazione della Piuma, concentrata e decisa. La mischia fa valere la sua fisicità dirompente ed inizia a creare punti d’incontro violenti ed accesi, difficile da sopportare senza costringere l’avversario ad allargare le sue fila. Ed i saluzzesi, al 17’, riescono nel loro intento, permettendo al sempre reattivo Eva di andare oltre i pali e realizzare. Giraudo, chirurgico come sempre, trasforma ed i saluzzesi si portano sullo 0-7. Eppure, proprio con il sogno di una vittoria clamorosa a portata di mano, nel più bello, il Saluzzo Verzuolo si smarrisce. Anziché andare ad imporre il proprio gioco ad un avversario in affanno evidente, quasi tutti i ragazzi di mister Piras tirano i remi in barca, quasi come appagati. Il Saluzzo perde la sua verve, diventa molle, concede al Cuneo di esprimere il proprio gioco e cede il fianco ad un rivale esperto e freddo, che ne approfitta subito. Tarallo commette un’ingenuità e si fa ammonire, il Pedona approfitta dei dieci minuti di vantaggio e si riporta in vantaggio grazie a due mete più frutto dell’ingenuità saluzzese che del proprio merito e chiude il primo tempo in vantaggio per 12-7. Visti i primi minuti di gioco, testimoni di una superiorità di gioco e di mischia notevole, più che vittima il Saluzzo Verzuolo, appare suicida. Tradito da sé stesso e dalla mentalità assolutamente illogica dei suoi componenti, il XV di mister Piras ad inizio della seconda fazione viene da subito tramortito da due mete frutto di placcaggi maldestri o inesistenti. Alcuni cambi nelle file della Piuma portano, se non altro, dell’orgoglio in campo. I giocatori del Saluzzo che più ci credono tentano di non arrendersi all’evidenza dei fatti e gettano in campo tutto il cuore di cui sono dotati, regalando se non altro 20’ di buon rugby, che portano alla seconda realizzazione di Eva. Ancora sotto di due mete i ragazzi del Marchesato ci provano ancora, tentano di risollevare le sorti di una gara che appariva naufragata. Infine ancora una volta, è la poca voglia portata in campo a condannare il Saluzzo, che sul finale si fa ancora infilare ingenuamente per due volte. Si chiude sul risultato di 36-14. Il Cuneo vince meritando, il campo sentenzia una sua facilità di gioco maggiore. Ombre invece sul Saluzzo Verzuolo, che viene sconfitto da sé stesso prima che dal Pedona. Ai ragazzi di Piras è mancata la mentalità di chi ha voglia di vincere e di giocare, il mordente di chi non intende arrendersi. Una gara assolutamente da dimenticare, sul piano psicologico ancor prima che tattico (che pur necessita di una revisione). Domenica prossima per il Saluzzo Verzuolo sarà determinante cercare riscatto in casa contro il Moncalieri, in una gara in cui non vi saranno scuse e vincere sarà l’unico comune denominatore.
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