Dopo Italia-Australia Jacques Brunel lo ha detto chiaro e tondo: “C’è un casino terribile. Nessuno sa più come fare”
Tra le parole meno rilevate e sottolineate questo fine settimana, dopo Italia-Australia, ci sono quelle di Jacques Brunel sulla mischia. D’altronde la contingenza e la cronaca avevano giustamente altre precedenze. parole non su cosa è andato o non è andato in campo a Torino nel gruppo dei ragazzi in maglia azzurra, ma sulla mischia in generale dopo l’introduzione delle nuove regole. A tre mesi dall’inizio della stagione infatti non sembra regnare una gran sintonia (eufemismo) a qualsiasi livello e sui campi se ne vedono di ogni.
Cosa ha detto Brunel durante la conferenza stampa post-Australia? Questo: “In mischia c’è un casino terribile. Nessuno sa più come fare: arbitri, giocatori, allenatori. Fanno riunioni e poi non si fa nulla per risolvere. Non si riesce a giocare la mischia, oggi per averne una da cui è uscito un pallone giocabile abbiamo dovuto aspettare la sesta. Non è un problema dell’Italia, è un problema generale”.
E in effetti solo qualche giorno prima della gara dell’Olimpico a puntare il dito era stato proprio il ct wallabies Ewen McKenzie. Insomma, un gran caos.
Certo, il fatto che generalmente a lamentarsi siano generalmente gli allenatori che perdono nell’immediato post-partita non aiuta un granché, ma il problema c’è ed è innegabile. Manca una riflessione seria fatta a freddo, si parla della questione spesso un po’ troppo a caldo, a ridosso di un qualche risultato negativo e alla fine quelle parole assumono una parvenza di alibi.
La questione – va detto – non interessa tanto le regole in sé, che possono essere più o meno sensate o più o meno “popolari”, ma la loro applicazione, finora molto poco lineare e univoca. Inutile stare qui a distribuire patenti di colpe vere o presunte: magari i giocatori non hanno ancora ben assimilato le novità, i tecnici non le hanno ben spiegate e i gli arbitri ben interpretate e dirette. Magari tutte queste cose sono vere in parte o del tutto, tutte assieme o separatamente, ma non importa: trovate una soluzione.
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