Le squadre si sono schierate indossando le pettorine “Giù le mani delle donne”
Si sono viste battaglie sul campo di rugby del Lorusso e Cutugno durante la partita che ha opposto La Drola a Ivrea Rugby, masvolte nel pieno rispetto delle regole, che sono il principio fondamentale di questo sport e per questo straordinario metodo di riabilitazione per i detenuti. Forti di questa consapevolezza i giocatori e i detenuti hanno voluto dare il loro sostegno alle donneche combattono quotidianamente troppe le battaglie ovunque –anche nelle loro case, nelle strade, sui luoghi di lavoro – per opporsi alla violenzadi uomini pericolosamente orgogliosi di disprezzarle, le regole. In occasione della settima sfida del campionato regionale di rugby di serie C piemontese che vedeva opposta La Drola all’Ivrea Rugby, le squadre sono scese in campo schierate a favore delle donne nella battaglia contro la violenza subita per mano degli uomini. Nel prepartita, le formazioni hanno indossato pettorine con lo slogan “Giù le mani dalle donne” e letto una dichiarazione d’intenti contro il femminicidio che, all’interno di un contesto così ricco di implicazioni simboliche quale appunto il carcere, è sembrata acquisire ancora più forza, vigore e potenza.
“Questa manifestazione è stata significativa per noi, per ricordare che il rispetto verso le donne deve essere un principio morale indiscusso dell’uomo. Perché senza donne il mondo non va avanti” dichiara Moussafir Mohamed capitano de La Drola Rugby.
In contemporanea, all’interno dei penitenziari del Piemonte e della Valle d’Aosta e su tutti i campi di rugby italianiè stato osservato un minuto di silenzioe sono state adottate iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica verso un fenomeno pericolosamente dilagante nella società, che deve essere fermato con l’aiuto di tutti, uomini e donne. Zonta International, l’organizzazione mondiale che ha come obiettivo il miglioramento della condizione femminile nel mondo, interviene a sostegno di questa causa con la propria campagna “Zonta says no”e collaborando con l’amministrazione penitenziaria nel promuovere tra i detenuti momenti di riflessione su un tema drammatico come quello della violenza sulle donne: pensieri, idee e proposte da trasformare in un contributo attivo da fornire ai tanti che gridano il proprio “no”. Tappa finale di questo percorso laGiornata Internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre, data nella quale si ripeterà cerimonia del minuto di silenzio in tutti i penitenziari italiani. Sul campo di gioco La Drola oggi ha dimostrato che la volontà e lavoro fanno superare le difficoltà: dopo 10 minuti di dominio territoriale costringono l’Ivrea al fallo con conseguente trasformazione del mediano De Bonis.L’Ivrea tenta una reazione organizzata con gli avanti provano a sfondare, ma forte mischia de La Drola e la pressione che i tre quarti esercitano sugli avversari gli impedisce di guadagnare campo e li induce a sbagliare passaggi e verso il 30 minuti il centro Rachid vola in meta e la successiva trasformazione porta il risultato sul 10 a 0 per La Drola.Solitamente i ragazzi di Rista quando passano in vantaggio si disuniscono e calano nella concentrazione, ma oggi no, è tornata La Drola affamata e con una grande presenza in campo ed autorevolezza chiude il primo tempo sul 10 a 0. Nel secondo tempo partenza veemente dell’Ivrea che deve rimontare il punteggio e schiaccia La Drola nella sua metà campo per i primi 10 min. ma la difesa resiste senza mai andare in affanno. Stanchi di subire La Drola va in meta con il pilone Aziz che da trascinatore quale è, lo dimostra in queste occasioni.(17 a 0) Nei minuti successivi c’è solo l’Ivrea in campo, i loro sacrifici e impegno li porta in meta al 32° minuto, ma non riusciranno a fare altro e la partita termina per 17 a 5 per la Drola.
Dichiarazione dei Capitano de La Drola RugbyMoussafir Mohamed prima del minuto di silenzio
E’ trascorso un anno dalla partita in cui abbiamo manifestato il nostro sostegno alle donne vittime di violenza. Non è cambiato molto purtroppo. La violenza sulle donne continua ad uccidere più del cancro odegli incidenti stradali. Vogliamo passare dalle parole al silenzio per non tacere questa emergenza e per contribuire ad avviare il cambiamento culturale che può eliminare la violenza domestica e tutte le altre forme di violenza: meno parole vuote e più rispetto meno possesso e più dialogo tra uomini e donne. Con Ovale oltre le sbarre; Zonta International, Provveditorato Amministrazione Penitenziaria Piemonte e Valle d’Aosta, Federazione Italiana Rugby, invitiamo ad un minuto di silenzio per DIRE NO.
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