Il ministro dello Sport Leo Varadkar fa capire che il governo di Dublino è pronto a fare il grande passo forse già nelle prossime ore
L’Irlanda si lancia alla rincorsa del Mondiale di rugby 2023. Se ne parla da tempo ma l’ufficialità potrebbe arrivare già nelle prossime ore: a farlo sapere è il ministro dello Sport di Dublino Leo Varadkar: “la RWC è probabilmente il massimo evento sportivo che un paese come l’Irlanda può organizzare: per Olimpiadi e Mondiali di calcio siamo troppo piccoli. Poi non va dimenticato che anche negli anni più complicati e difficili della nostra storia recente il rugby è sempre stato un elemento di unione. Un Mondiale sarebbe per tutti gli irlandesi un simbolo di quanto ci siamo messi alle spalle i tempi più bui”. Con chi se la dovrà vedere l’eventuale ma ormai quasi certa candidatura irlandese? Con il Sudafrica e con la Francia in primo luogo, forse Argentina e Italia, da decifrare la posizione anche di USA e Russia.
L’Irlanda potrà contare sugli stadi solitamente dedicate agli sport gaelici dopo che già alcuni mesi fa la Gaelic Athletic Association (GAA) ha già dato il suo benestare. A disposizione anche il Croke park da 82mila posti a sedere: a Dublino pensano infatti a un torneo interamente disputato sull’isola anche se non viene esclusa a priori la possibilità di “tirare dentro” Galles e Scozia.
Secondo il ministro Varadkar il Mondiale di rugby potrebbe rilanciare l’economia irlandese con un giro d’affari da 800 milioni di euro e con l’arrivo di centinaia di migliaia di tifosi da ogni continente. Cifre confermate dal report preparato dal governo di Dublino e verificato dalla Deloitte & Touche.
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