Lo fa di fronte ad un Tigullio Rapallo apparso volitivo, in un campionato con valori alti tra Recco e Genova e voglia di emergere per i giovani
È quest’ultima la strada scelta dalla Union, che organizza il rugby più rischioso in assoluto. Il coach Flavio Perrone, con l’attenzione di Giandomenico Lisco, sceglie la linea verde contro gli esperti del Tigullio. A questi livelli è davvero voglia di scommettere sul futuro e cercare di praticare il verbo del rugby aperto, giocato, manovrato. L’esperienza serve, però ed ecco che le figure-guida dei “mossos d’esquadra” come si direbbe in catalano, sono servite. Nel primo tempo è stato Creanza il direttore d’orchestra. Non ce la fanno capitano Novaro e il possente Barbotto, scelta tecnica anche Pozzati in panchina. Di fatto, l’arma segreta. Il Tigullio colpisce con il calci di punizione. La Union con i punti pesanti: meta con il classico carrettino concluso da Creanza nella vergine terra levantina. Bella soddisfazione per una mischia molto interessante nelle fasi dinamiche. Il secondo tempo è rivelatore e la sapiente miscela tra nostromi e mozzi riapre la partita a favore dei corsari ponentini. Pozzati rileva Battistotti, uno dei giovani in progresso, Manganello fa il suo a livello materiale, perché il fosforo di Creanza ha dettato il verbo. Salaris mette chili ulteriori al posto di Coreddu. C’è ancora disorganizzazione, il Tigullio segna grosso e trasforma. Pozzati si mette al servizio della squadra e detta la via da seguire con due mete. Indubbiamente la verve dei giovani unionisti sostiene l’azione, di fronte ai rapallini capaci di colpire solo su punizione, ancora due volte, per arrivare al pareggio. I ribaltamenti di fronte sono totali, “shining” Vazio è capitano di giornata e guida alla riscossa. I giovani leoni della terza linea, Minniti e Piana provano ad andare oltre il mandato: sono loro i mozzi, fanno il lavoro duro e si vede. Ne hanno ancora. Provano a sbrindellare il muro a ventosa dei polpi (di fatto recchesi), ma alla fine ne avrà ragione Felipe De Castro. Un giocatore, in questa fase, molto produttivo con le sue percussioni. 30 a 25 finale, senza trasformazioni. Va detto che i calci non danno soddisfazione alla Union perché mancavano i calciatori specializzati, come Roggero. Castaldo ha la soddisfazione di aver preso il titolo di tecnico di primo livello federale e si aggiunge al già nutrito gruppo formativo in sede ponentina. La giovane età ha punito i corsari per il numero di punizioni eccessive concesso agli avversari. Un rischio da correre, perché per il resto è divertimento puro.
Dice Perrone: “ho dato spazio ai giovani, hanno entusiasmo e voglia; un prezzo si deve pagare ma questa è la strada giusta. Si è visto qualcosa di buono tipo la volontà di riciclare il pallone e dare continuità… molto bene l’esordiente Tommaso Trucco (l’ennesimo della stagione), che in seconda linea ha garantito centimetri, finalmente Federico Piana ha giocato come sa e da lui mi aspetto prestazioni di questo genere perché ha qualità fisiche di giocatore di livello, per lui è solo questione di convinzione e di autocontrollo”.
Con queste premesse, sarà rugby champagne contro gli Amatori Genova il primo dicembre al Pino Valle alle ore 14.30. Avvento ovale.
SERIE C GIRONE TERRITORIALE (V GIORNATA)
Savona – R.C. Spezia 36/17
Tigullio Rugby Rapallo – Union Rugby Riviera 25/30
CFFS Cogoleto –CUS Genova Cadetti 13/14
Amatori Genova – Pro Recco Cadetti 0/74
CLASSIFICA: Pro Recco Cad. punti 25, Cus Genova Cad. 23, Savona 15, U.R. Riviera 13, Cogoleto 7, La Spezia 5, Amatori 0, Rapallo – 7.
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