Una battaglia di comunicati che in poche ore hanno alzato l’ennesimo polverone, ma la situazione non è cambiata un granché
Alle 18 e 51 italiane di ieri, giovedì 21 novembre, ESPN twitta questo messaggio: “Rumours abound of a big announcement on the future of the Heineken Cup this evening”. Nasce da qui una serata molto movimentata per il futuro delle coppe europee, anche se forse non altrettanto ricco di conseguenze pratiche. Almeno per il momento.
Dopo quel tweet iniziano a circolare le voci: le federazioni riunite a Dublino avrebbero trovato un accordo che escluderebbe gli inglesi (che stamattina fanno un po’ gli offesi), assenti al meeting. Voci, supposizioni. Attorno alle 20 e 30 l’IRFU pubblica sul suo sito un comunicato ufficiale, subito seguita anche dalla FIR (ne abbiamo parlato qui), dove in realtà non si dice molto di nuovo: ci sarà una nuova competizione a 20 squadre (a prescindere dai paesi che prenderanno parte al torneo) ma la governance, quella che può vendere i diritti, rimane saldamente in mano alla ERC. La cosa che più conta sta nel fatto che al meeting sono presenti anche francesi e gallesi, i cui club – in teoria, ma forse anche in pratica – stanno con gli inglesi. Da rilevare anche che la FFR è stata sempre comunque presente a tutti gli incontri finora effettuati.
Già, gli inglesi. La RFU non ha preso parte al meeting di Dublino (per evitare una spaccatura con i suoi club? Forse. Per consentire una eventuale via d’uscita alle stesse società? Anche) e tace, chi parla verso le 21 è la Premiership: un comunicato stringato e pure un po’ seccato dove di rileva che le posizioni non sono cambiate, che le federazioni parlano di club che parteciperanno all’Heineken Cup 2014/2015 senza però nominarli e che comunque le società inglesi vanno avanti per la loro strada, forti del sostegno di quelle francesi e gallesi.
Il nocciolo della questione? Come OnRugby scrisse già all’inizio della vicenda c’è la politica, rappresentata dalla governance che secondo LNR e Premiership deve passare nelle mani dei club, e i soldi con la vendita dei diritti commerciali e di quelli televisivi.
Come definire la situazione attuale in una parola? Stallo.
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