Partita equilibratissima per ottanta minuti, i punti italiani arrivano dai giovanissimi Allan e Campagnaro
ROMA – Italia e Argentina finiscono il loro Novembre di Test Match all’Olimpico di Roma. Davanti a circa 40.000 caldi spettatori ad avere la meglio sono i Pumas, al termine di una partita poco spettacolare e molto fisica, giocata soprattutto in trincea. Per l’Italia non basta la prima meta in azzurro di Campagnaro, i Pumas vincono 14-19.
I primi punti degli Azzurri arrivano dal piede di Allan, che converte alla meglio un fallo in mischia ordinata e che dalla stessa posizione una manciata di azioni più tardi non riesce a ripetersi. Nel mezzo, da registrare già due buchi dei Pumas, che vanno oltre la nostra difesa dopo aver cambiato fronte di attacco. Un altro calcio della giovane apertura azzurra ci porta sul 6-0, prima della meta Pumas di Imhoff lanciato al largo da Sanchez dopo un break a difesa schierata del numero 10 avversario. Il vantaggio dura pochi minuti e il terzo piazzato di Allan ci riporta sopra. La partita comunque non decolla e raramente i trenta in campo impostano il multifase, sia per la pioggia sia perché entrambe le squadre hanno il proprio punto forte nei pack. Alla mezzora una pessima copertura post kick dei nostri, che salgono in linea dopo un calcetto di Allan ma dimenticano di coprire la propria profondità, isola Campagnaro che sul calcio di ritorno non va al piede ma attacca costringendo un sostegno lento e in arretramento a commettere fallo da posizione piazzabile. Oltre il quarantesimo la mischia ordinata azzurra guadagna un calcio da fase statica, ma l’ovale non si avvicina ai pali. I primi (brutti) quaranta si chiudono così sul 10-9 Argentina, con entrambe le squadre incapaci di prendere le redini del gioco ma soprattutto incapaci di costruire azioni da fase statica (fischiati almeno tre lanci storti in touche).
Nella ripresa parte meglio l’Italia, il quindici di Brunel riesce a vincere la collisione e i primi minuti si giocano nella metà campo Pumas. Un brutto placcaggio su Gori manda Allan alla piazzola ma il calcio, nonostante la posizione agevole,esce a lato. La partita torna ben presto sui ritmi del primo tempo, con gioco lento e frazionato. Dalla piazzola non sbaglia invece Sanchez, che riporta in vantaggio i suoi pochi minuti più tardi. All’ora di gioco le fasi statiche azzurre iniziano a funzionare e l’Italia si aggrappa al proprio pack, che in mischia ordinata e in maul da touche mette in difficoltà i Pumas, le cui ripetute infrazioni costano il giallo ad Ayerza. La difesa avversaria comunque resiste ai carrettini, Allan sceglie allora il cross kick, l’ala argentina non controlla e Campagnaro si getta sull’ovale che rotola in area di meta. Pollock va dal TMO, dalle immagini non sembra che il centro sia riuscito ad esercitare pressione sulla palla, ma la meta viene convalidata. Al minuto 65′ Orquera prende il posto di Allan (discreto al piede e nella distribuzione, ma pochi palloni in avanzamento). Nonostante l’inferiorità, i Pumas tornano sopra con Sanchez (14-16). L’Italia è sotto e sceglie sempre il piede per andare nei ventidue degli avversari, che coprono bene la profondità. Sugli sviluppi di una mischia ai cinque (scelta al piede di Canale poco felice) Sanchez trova il drop che vale il 19-14. L’Italia ci riprova e si getta in zona rossa, ma un brutto incrocio tentato da Parisse vanifica l’azione. Finisce 19-14 per l’Argentina.
Di Roberto Avesani @robyavesani
Italia: 15 Luke McLean, 14 Giovambattista Venditti, 13 Michele Campagnaro, 12 Gonzalo Canale, 11 Tommaso Iannone, 10 Tommaso Allan, 9 Edoardo Gori, 8 Sergio Parisse (c), 7 Robert Barbieri, 6 Alessandro Zanni, 5 Valerio Bernabo, 4 Quintin Geldenhuys, 3 Martin Castrogiovanni, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Michele Rizzo.
Riserve: 16 Davide Giazzon, 17 Matias Aguero, 18 Lorenzo Cittadini, 19 Marco Bortolami, 20 Joshua Furno, 21 Tobias Botes, 22 Luciano Orquera, 23 Tommaso Benvenuti.
Marcatori Italia
Mete: Campagnaro (62)
Conversioni:
Punizioni: Allan (4, 18, 24)
Argentina: 15 Joaquín Tuculet, 14 Lucas González Amorosino, 13 Horacio Agulla, 12 Gabriel Ascárate, 11 Juan Imhoff, 10 Nicolás Sánchez, 9 Martín Landajo, 8 Benjamín Macome, 7 Julio Farías Cabello, 6 Juan Manuel Leguizamón (c), 5 Mariano Galarza, 4 Manuel Carizza, 3 Maximiliano Bustos, 2 Eusebio Guiñazú, 1 Marcos Ayerza.
Riserve: 16 Santiago Iglesias Valdez, 17 Nahuel Lobo, 18 Matías Díaz, 19 Tomás Lavanini, 20 Pablo Matera, 21 Tomás Cubelli, 22 Javier Rojas, 23 Santiago Cordero.
Marcatori Argentina
Mete: Imhoff (21)
Conversioni: Sanchez (21)
Drop: Sanchez (73)
Punizioni: Sanchez (33, 54, 67)
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