“Pensa a sé stesso e non alla squadra”. Così Andrea Lo Cicero sul capitano azzurro. Polemiche garantite…
Una intervista a Repubblica che farà rumore. Andrea Lo Cicero, si sa, non è uno che le manda a dire e in carriera ha pagato sulla sua pelle questo aspetto del suo carattere.
Ora ha appeso gli scarpini al chiodo e segue il rugby da appasionato. A Massimo Calandri ha rilasciato una bella intervista in cui parla del mese di novembre azzurro. Poi si sofferma su Sergio Parisse, introdotto dalle sue stesse parole “il gruppo mi piace, ci sono tanti giovani di talento. Non sono loro, il problema”.
Calandri allora chiede subito quale sia questo problema. Risposta: “I giocatori che pensano troppo a loro stessi e non altrettanto alla squadra. Farò un solo nome, è il capitano e ha le spalle larghe per sopportare: Sergio Parisse. Vuole fare troppe cose e finisce per commettere tanti errori: se ne fai una giusta e una sbagliata, il risultato è zero. Non è accettabile da lui, il leader. Dovrebbe giocare maggiormente per la squadra, avere l’umiltà di fermarsi e rinunciare a quel mezzo metro di gloria in più sul campo per potersi mettere a disposizione dei compagni. Ci vogliono costanza e buon esempio. Da parte sua e di quelli che hanno più esperienza. E poi Sergio è forte, ma non è un delitto se ogni tanto si prova qualcuno che interpreta il suo ruolo in maniera diversa”.
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