“Ora dobbiamo metterci al sicuro e poi si può pensare al resto”
“Male. – sorride ndr – Nel senso che non sono allenato per niente. Adesso sto lottando con un ematoma sul polpaccio e il muscolo mi si è ricontratto. Un problema su un infortunio precedente.”
“Il 100% l’ho dato. Che non sia al 100% per quanto riguarda la mia condizione fisica, quello sì. Rispetto a due anni fa sicuramente sono molto indietro. Purtroppo per ora è tutto quello che posso dare. Mi sto allenando, mi impegno…”
“No. Non sono d’accordo. Tutte le partite sono ugualmente importanti. Ne abbiamo già toppate alcune, non necessariamente per demerito nostro, quanto forse per inesperienza, abbiamo fatto degli errori che sicuramente non rifaremo in futuro. Diciamo che sono importanti perché andiamo a affrontare delle dirette concorrenti per la retrocessione, per cui sarebbe il caso di vincerle, però non è detto che siano in assoluto le più importanti. Abbiamo dimostrato con il risultato di Piacenza che in realtà importante o non importante quando riusciamo a giocare e ad esprimerci ce la possiamo battere veramente non tutti. Poi abbiamo momenti come Rubano – brutta sconfitta ndr – oppure come Verona, dove conduciamo il gioco per 60 minuti e nonostante questo ci fanno sette mete per errori banali. Hanno costruito due azioni e hanno fatto meta, noi abbiamo costruito 22 azioni e hanno fatto metà di nuovo loro. Questo sicuramente lascia un po’ di amaro in bocca. Peccato.”
“No, non solo. È dovuta all’esperienza in quanto noi soffriamo un certo tipo di gioco. Per fare un esempio quello dell’Accademia. Non a caso, come detto anche il nostro capitano Fanelli, l’anno scorso abbiamo giocato male tre partite, Brescia, Accademia e Verona e non è un caso se anche quest’anno soffriamo le stesse avversarie. Probabilmente è un gioco a noi non congeniale, molto fisico, dove paghiamo il fatto che molti di noi non fanno palestra per impegni personali… lavorano o studiano. Quando il gioco è messo su quell’aspetto siamo svantaggiati, vedi Verona, la squadra che sicuramente sotto l’aspetto fisico si è dimostrata la più preparata che abbiamo incontrato fino ad adesso.”
“A dove vuole arrivare, per ora non ci si pensa. Ora dobbiamo metterci al sicuro e poi si può pensare al resto. Per il “dove può arrivare” si può considerare benissimo una metà alta classifica, da prime 5/6 posizioni secondo me. Lo dico per il gioco che facciamo e per quello che abbiamo dimostrato contro il Colorno e contro i Lyons. Il discorso è che per una partita come quella giocata con Colorno c’è poi una come quella con Rubano, dopo una come quella contro i Lyons abbiamo una prova come quella con Verona… Siamo anche partiti in ritardo con la preparazione, ma quello non è un alibi. Il problema è che se uno lavora tutto il giorno cinque giorni alla settimana con tutti i problemi di famiglia del sabato, arrivi alla partita stanco. Ci sta, sei meno ispirato e la squadra rischia di più. Vediamo, io comunque sono ottimista perché la squadra e buona obiettivamente. È migliore di quella dell’anno scorso, sono gli stessi ragazzi, giovanissimi, ma con un anno di esperienza sulle spalle, stanno vivendo tante situazioni di crescita. Quindi la squadra è buona, bisogna vedere come si riesce ad utilizzare le sue qualità, a farle esprimere e ad evitare di far emergere quelle degli avversari.”
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.