In una intervista a un quotidiano spagnolo il presidente dell’UEFA demolisce una figura importante
Michel Platini è stato un grandissimo campione di calcio, un buon allenatore e da qualche anno è presidente dell’UEFA, il massimo organo calcistico europeo.
Da sempre è contrario all’introduzone della moviola durante le partite di calcio, e va bene, è una posizione legittima. In una intervista al quotidiana spagnolo As per sostenere la sua tesi usa un esempio rugbistico. Eccolo:
“Credo fermamente che gli occhi di un arbitro vedono meglio delle macchine. Non ho aperto alla tecnologia sulla linea di porta, perché poi avrei dovuto farla applicare per le sanzioni, i fuorigioco e così via. In Francia, la tecnologia è stata introdotta nel rugby ed è un disastro. Ogni tanto bisogna fermare il gioco, vedere ciò che dice l’arbitro, che di solito non coincide con il video. Nel frattempo, tutti si innervosiscono e, in campo e sugli spalti, si arrabbiano“.
Platini è stato spesso portatore di idee controcorrente. Non entriamo nel merito della sua posizione sulla moviola in campo però non si può rilevare che l’esempio ovale che utilizza è un po’ tanto “piegato” a sostegno delle sue tesi. Che il TMO sia perfettibile è innegabile, che si sta forse esagerando con il ricorso a questa figura lo è altrattanto. Ma insomma…
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