Mettere in mano le competizioni al board del Six Nations per “liberarsi” di Sky. Questa l’idea RFU. E sul Sei Nazioni…
Ora tocca al Sei Nazioni. Nel “Great game” del rugby europeo messo in moto dallo scontro sul futuro delle coppe europee ora entra in qualche modo anche il torneo più atteso e amato. A farlo è il boss della RFU Ian Ritchie che al Guardian lancia la frase: “Nessuno vuole un anno di vuoto per le squadre che non saranno coinvolte nell’Heineken Cup e noi stiamo lavorando in questo senso. E se questo alla fine incidesse sul Sei Nazioni sarebbe un grosso problema per tutti”.
Quale il sia il senso delle parole del CEO della federazione inglese non è chiarissimo, non si capisce se si tratta di una preoccupazione sul livello del gioco espresso nel più importante torneo dell’emisfero Nord o se si tratti di una velata minaccia.
Sta di fatto che il sasso nello stagno è stato lanciato e poi lancia un avvertimento alle celtiche: “Penso ci sia la possibilità di risolvere il problema e la prospettiva di una soluzione temporanea, valida per un solo anno, la trovo complessa. Abbiamo concesso molto, comprese delle garanzie finanziarie per le federazioni coinvolte nel Pro12 che vedrebbero garantite le loro posizioni per altri 5 anni. Una volta concesso questo non deve sembrare eccessivo pensare a che deve avere il controllo delle attività commerciali”.
Il torneo che invece non corre nessun rischio – Ritchie lo dice apertamente – è la RWC 2015: “Non è un problema, i contratti sono già in vigore. Io devo considerare quale è il meglio per il rugby inglese e con i nostri partner della Premiership lavoriamo in questo senso, ma è interesse di tutti avere una importante competizione europea.
Fin qui le parole di Ritchie. Poi ci sono le indiscrezioni raccolte dalla BBC, secondo le quali la RFU starebbe lavorando per trovare una soluzione-ponte. Come? Con la creazione di una coppa europea con un nuovo management: sarebbe gestita non più dall’ERC ma dal board del Sei Nazioni, una soluzione che consentirebbe la vendita dei diritti tv (quantomeno per i club inglesi) a BT Sport. Alla fine l’inghippo vero – a questo punto almeno – sembra essere “solo” questo con l’ERC già impegnata con Sky e il mondo ovale inglese che invece è stato coperto da una gigantesca montagna di sterline da BT.
Vediamo cosa ci riserverà la prossima puntata di questa telenovela che sembra non voler finire.
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