Il Benetton di Marius Goosen tra serenità ritrovata, novità e partenze

Domani il primo XV titolare del nuovo coach che ha preannunciato qualche cambiamento. Intanto radio-mercato…

ph. Marco Sartori/Benetton Rugby

C’è curiosità per la prima uscita del Benetton post-Franco Smith. Marius Goosen, fino alla scorsa settimana assistente del coach esonerato, ha ricevuto l’incarico di guidare la squadra sino alla fine dell’anno e la dirigenza non esclude a priori una sua permanenza più lunga sulla panchina biancoverde. Insomma, sta a lui giocarsi bene le sue carte.
Ovviamente non ci si possono aspettare ribaltoni dal nuovo allenatore che nei giorni scorsi in alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa locale ha comunque fatto sapere che qualche novità ci sarà e che la squadra dovrebbe cercare maggiormente il gioco aperto, almeno nelle sue intenzioni. Intanto la nota positiva è il ritrovamento di una certa serenità che filtra da qualche giorno dal gruppo dei giocatori e confermata anche dal giornalista del Corriere Veneto Elvis Lucchese sul suo blog Rugbypeople e che ieri ha assistito all’allenamento della squadra. Una serenità fondamentale per affrontare una seconda parte di stagione che non sarà facile e che parte dalla difficile trasferta di Glasgow e che porta poi al doppio derby con le Zebre a cavallo di Capodanno. Ottenere subito un risultato sarebbe determinante ma forse in questo momento la prima cosa importante è che la squadra dia segni di reazione e di una ritrovata vitalità.

 

E poi c’è l’attesa per il futuro. Inutile far finta di niente, d’ora in avanti voci, indiscrezioni e notizie di arrivi e soprattutto partenze diventeranno una costante. La squadra quest’estate cambierà faccia ma il primo passo da chiarire rimane la partecipazione o meno al torneo celtico: com’è noto dalla federazione filtra un certo ottimismo circa una soluzione positiva della vicenda ma in Ghirada prima di prendere una qualunque decisione vogliono avere nero su bianco dettagli, cavilli e il piano federale per la distribuzione dei contributi. E poi ora c’è la vicenda gallese che rischia di far saltare il banco del Pro12. Ed è inutile stare a qui a scrivere che una squadra costruita per la Celtic è inevitabilmente molto diversa da una pensata per l’Eccellenza.
Ad ogni modo saranno diversi i giocatori che se ne andranno. Lo stesso Elvis Lucchese, sempre sul suo blog, dà per sicuri partenti Zanni, Ghiraldini e Cittadini. Secondo le informazioni in mano a OnRugby (non confermate dalla società) il pilone è giunto al termine della sua esperienza in biancoverde, Ghiraldini ha una percentuale di permanenza in Veneto piuttosto bassa e Zanni… beh, diciamo che la vera sorpresa sarebbe quella di vederlo ancora al Monigo il prossimo settembre. Tutti e tre sarebbero destinati all’estero, poi nella vita non si sa mai e contratti non ne ha firmati ancora nessuno perché anche i giocatori attendono chiarezza sul futuro celtico. Situazione magmatica per il grosso del gruppo, con tante posizioni ancora da definire. Ad ogni modo si va verso una vera e propria rivoluzione, ma non potrebbe essere altrimenti. Quando un ciclo finisce è inevitabile.

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