Un immobile di prestigio con costi bassissimi e sul Pro12 Zebre e Treviso già sanno cosa fare. Parla il presidente federale
La nuova sede della federazione? Individuata e trattative che sono a buon punto per “un immobile di prestigio in prossimità dello Stadio Olimpico. Una soluzione di altissima qualità, perfettamente adatta alle nostre esigenze sia funzionali che di rappresentanza. Si tratta di un ufficio di quattro piani dei quali solo due sarebbero utilizzati dalla FIR”. Così il presidente Alfredo Gavazzi in una lunga intervista rilasciata a La Meta fa il punto della situazione su una delle operazioni più chiacchierate della federazione, il cambio della sede. Oggi la FIR è ospitata nello stesso Stadio Olimpico ma gli spazi sono angusti e quando ci sono manifestazioni sportive gli uffici devono essere chiusi alle 14 per esigenze di sicurezza.
Sul costo dell’operazione si è parlato molto, chi dice 10 e chi dice 20 milioni di euro: “Se pensassi di impegnare metà del budget federale per un investimento del genere sarei pazzo”, taglia corto il numero uno del rugby italiano.
Gavazzi pensa invece a un trasloco dai costi molto bassi per la FIR sommando un contributo del CONI, l’affitto che la la federugby intascherebbe concedendo i due piani non utilizzati della palazzina in questione, immobile che il presidente vorrebbe “brandizzare” con Adidas. Sommando tutte queste voci in FIR si pensa di coprire almeno l’80% dei costi (ma Gavazzi parla anche di 90% nell’ipotesi migliore).
Segnaliamo infine una battuta sullo stato delle trattative per il rinnovo della presenza italiana in Pro12: “Al momento non ci sono novità. Stiamo aspettando le risposte che vogliamo ma non è semplice (…) Sia Treviso che le Zebre hanno però ricevuto le informazioni necessarie alla pianificazione della prossima stagione e sono quindi nelle condizioni di muoversi nei tempi e nelle modalità corrette”.
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