Nessun accordo tra franchigie e WRU, la dead-line per trovare una soluzione è fissata al 31 dicembre. E BT spariglia le carte
Un incontro che non ha portato a nulla e una separazione interna che sembra ormai sempre più probabile. Sono tempi difficilissimi in Galles nonostante i due Sei Nazioni portati a casa negli ultimi due anni. Le quattro regions e la federazione sono a un passo dal dirsi addio dopo un infruttuoso meeting avvenuto venerdì nel quale la WRU ha proposto il contratto centralizzato per i sei giocatori-chiave della nazionale tra cui Sam Warburton e Leigh Halfpenny. Le franchigie in un comunicato hanno fatto sapere di apprezzare la volontà di essere ascoltate ma allo stesso tempo si sono dette sorprese dalla decisione della federazione di non considerare l’ipotesi di una lega anglo-gallese.
Insomma un nulla di fatto che arriva a pochi giorni dalla dead-line del 31 dicembre quando scadrà l’accordo che lega le franchigie alla WRU e che prevede la loro partecipazione ad Heineken Cup e Pro12. E che le nuvole siano scurissime lo conferma il fatto che il prossimo incontro programmato dalla federazione è stato fissato per il 2 gennaio, quando l’accordo sarà scaduto.
E il Telegraph rivela ora una novità che – se confermata – potrebbe definitivamente far saltare ogni ipotesi di accordo tra le parti: BT, già detentrice dei diritti tv per la Premiership e dei club inglesi impegnati in Europa (a partire dalla prossima stagione per questo secondo aspetto) avrebbe pronto un contratto da proporre non solo alle regions gallesi ma anche a quelle irlandesi. Per il quotidiano britannico le trattative sono già in fase molto avanzata. Un contratto che va visto anche all’interno della più ampia battaglia che BT sta combattendo con Sky al di là della Manica, con la tv satellitare che nelle scorse settimane si è vista soffiare i diritti tv della Champions League di calcio con un contratto triennale da 900 milioni di sterline.
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