Nell’attesa delle formazioni, una breve presentazione del match di Treviso. Dove le mischie avranno il loro da fare…
Due vittorie contro una, stessi punti fatti (166 e 167) ma differenti quelli subiti (188 e 250). Queste alcune delle cifre con cui rispettivamente Benetton Treviso e Zebre si presentano al primo dei due derby celtici, che in periodo natalizio vedono le due franchigie italiane affrontarsi nel giro di pochi giorni. Il doppio confronto dell’anno scorso ha detto due volte Treviso, con i veneti capaci di imporsi a Parma per 10-3 e poi di confermarsi a Monigo per 26-18. Che partita ci aspetta? Sicuramente, ci aspetta la prima di Marius Goosen sulla panchina di Treviso, complice la pioggia scozzese della scorsa settimana che ha costretto al rinvio della sfida contro Edimburgo. La partita, almeno sulla carta, si preannuncia comunque equilibrata, con le Zebre che cercheranno di confermare la buona prestazione difensiva della scorsa settimana a Belfast, dove hanno concesso solamente 13 punti ai padroni di casa dell’Ulster. Da parte sua Treviso cercherà di dare il primo sorriso a Goosen, ma soprattutto di chiudere l’anno col piede giusto per ripartire meglio da gennaio, nel tentativo di raddrizzare una stagione sotto le aspettative. Una vittoria nel derby, oltre che il prestigio, garantirebbe certamente una ventata di morale ad entrambe le squadre.
Il dato tecnico porta a pensare ad una partita in cui i due pacchetti avranno un ruolo importante se non decisivo. Nelle prossime ore non dovrebbe piovere sopra Monigo, ma se il campo dovesse essere pesante la fase di conquista e di mantenimento sarà fondamentale. Ovali vicini al punto d’incontro, ricerca del fallo avversario, niente errori nel gioco tattico e nella copertura post kick. E soprattutto niente errori dalla piazzola, per non lasciare sul campo punti che in una partita testa a testa potrebbero risultare vitali.
Di Roberto Avesani @robyavesani
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