Cavinato elogia la difesa dei suoi e si dice sicuro di un’iniezione di fiducia, per Goosen fatale è stato l’ultimo quarto di gara
“Un’iniezione di serenità e tranquillità“. Così Cavinato, head coach delle Zebre, valuta la vittoria dei suoi ragazzi nel derby celtico. Una prestazione importante per il morale della truppa e per la classifica: i federali hanno lasciato all’ultimo posto Connacht, e la prossima settimana faranno tappa proprio a Galway per la sfida di Heineken Cup, con l’intenzione di dare continuità al gioco espresso in campo e di raddrizzare una stagione deludente in coppa. “Finalmente abbiamo giocato davanti ad un pubblico adeguato all’importanza di questo stadio e dei giocatori che compongono la nostra rosa: ciò è stato un incentivo per i ragazzi a non mollare e giocare con determinazione e qualità”. Soddisfazione, quindi, nelle parole del coach, che elogia in particolare la fase difensiva, sempre aggressiva e capace di non concedere spazi attaccabili a Treviso. I complimenti alle Zebre arrivano anche da Marius Goosen, coach di Treviso, che riconosce anche l’importante cornice in cui il match si è disputato (“un buon segno per il rugby in Italia: loro meritano questa cornice”). Per quanto riguarda il gioco, il neocoach dei veneti si dice contento per la prima ora ma non per gli ultimi venti minuti, in cui i suoi hanno concesso troppi falli, che hanno deciso il match. In conferenza stampa hanno parlato poi i due capitani: Bortolami, che ha elogiato tutti i compagni ma in particolare il pack delle Zebre (bravo a difendere i drive avversari) e la mediana, e Pavanello, per il quale Treviso ha commesso troppi errori nella ripresa.
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