Rugby e televisione: RaiSport si allontana dalla palla ovale?

Il direttore Mauro Mazza rilascia una intervista in cui paventa un possibile disimpegno per motivi economici (gli uomini) e di scarso interesse (le ragazze)

ph. Sebastiano Pessina

Poche battute in una intervista rilasciata sia alla versione cartacea che a quella digitale di Repubblica, qualche giorno fa. Una manciata di parole che sebbene non circostanziate lanciano alcune ombre sul futuro della palla ovale sui canali di Mamma Rai. Mauro Mazza, direttore dalla scorsa estate di RaiSport, ha tratteggiato i desiderata e gli obiettivi futuri dei canali che lui gestisce: “La Champions (di calcio, ndr) ci interessa”, e poi “nel giro di tre anni, le reti tematiche dovrebbero avere il 5-6% di share. Per questo puntiamo molto su RaiSport 1, che è in crescita rispetto al passato. Io credo nel calcio-chiacchierato e in prospettiva lì dovrebbero finire Stadio Sprint, Novantesimo e la Domenica Sportiva. Rai Sport 2, invece, sarà il canale delle… ruote: sì, ciclismo, automobilismo, eccetera”.
E il rugby? “La Rai, ha preso la Coppa Primavera (il calcio, niente da fare, è quello che fa i veri ascolti), ha il volley maschile e femminile, il basket, il ciclismo, l’atletica, il nuoto, un po’ di tennis. Ma niente rugby, quello maschile costa troppo caro, quello femminile non interessa”.

 

Mazza probabilmente si riferiva alla nazionale maggiore ma le sue parole potrebbero venire interpretate anche in maniera più estensiva: ovvero come un addio più o meno definitivo al rugby d’alto livello, assente però a dirla tutta già da diverse stagioni, oppure anche come l’inizio di un disimpegno, magari parziale, da quel non molto di rugbistico che si può vedere oggi da quelle parti, ovvero Eccellenza e Sei Nazioni U20. Oggi non è dato saperlo e teniamo comunque a ribadire che il massimo campionato italiano sarà protagonista su RaiSport sino alla conclusione della stagione in corso così come il Sei Nazioni 2014 degli azzurrini allenati da Alessandro Troncon. Discorsi che eventualmente riguardano la prossima annata sportiva quindi.
Parole che non possono non riportare alla mente le difficoltà di trovare una copertura tv per l’Eccellenza lo scorso autunno (il presidente Gavazzi ufficializzò l’accordo tra FIR e RaiSport a pochi giorni dall’inizio del torneo e le prime due giornate rimasero “al buio”) seguite da quelle relative alla trasmissione televisiva dei test-match novembrini della nazionale maggiore. Parole che mettono già ora probabilmente una pietra sopra alle sfide azzurre del prossimo autunno, speriamo che la cosa non riguardi anche altre competizioni…

 

PS: il direttore Mazza magari (e sottolineamo questa parola parecchie volte) ha anche ragione quando dice che il rugby “maschile costa troppo caro, quello femminile non interessa”, però la Rai dovrebbe svolgere compiti di servizio pubblico, che prescindono dai meri calcoli che riguardano le entrate e le uscite. O almeno così dovrebbe essere. E un filo di rispetto in più verso le ragazze non sarebbe guastato.

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