Heineken Cup: Leinster travolge gli Ospreys 36-3 e vince il gruppo

Partita condizionata dal rosso a Evans: il gallese a rischio squalifica contro l’Italia. I Saints battono Castres, Grenoble supera Bayonne

Brian O’Driscoll ph. Henry Browne/Action Images

DUBLINO – Leinster batte gli Ospreys 36-3 segnando cinque mete e vince il gruppo 1. I blu dunque centrano l’obiettivo della serata e sperano negli altri risultati per poter giocare almeno il quarto di finale in casa. La squadra di O’Connor non dissipa però i dubbi che hanno caratterizzato tutta la stagione. La squadra ha momenti di grandissimo rugby, ma non riesce ad essere continua e spreca molte delle occasioni offensive che crea. Errori cui dovrà porre rimedio prima dei quarti di finale, quando il livello del gioco si alza ancora.

La serata fredda e la qualificazione praticamente acquisita non hanno raffreddato l’entusiasmo dei dublinesi: l’Rds è tutto esaurito. La qualificazione non è in discussione per Leinster, l’obiettivo è cercare di giocare almeno il quarto di finale in casa e per avere qualche speranza di riuscirci ai blu, che sono sesti nella graduatoria complessiva, servono i cinque punti e l’aiuto di qualche risultato. Anche per questo coach O’Connor manda in campo i migliori.

Dopo un inizio a ritmo altissimo Leinter domina la prima mischia in posizione ideale (15 metri davanti ai pali) costringendo gli avversari a collassare e Gopperth mette i primi tre punti. Biggar pareggia poco dopo con un calcio centrale ma quasi da metà campo.

La svolta al 19′ quando Ian Evans viene espulso dopo un lungo replay per aver pestato Mike McCarthy mentre era a terra. Il rosso interessa anche l’Italia perché adesso il gallese è a rischio squalifica per il primo match del 6 nazioni, che i dragoni giocheranno proprio contro gli azzurri.

Gli Ospreys però non sembrano risentire del provvedimento, almeno all’inizio. Leinsteir si scuote intorno alla mezz’ora e con uno dei momenti di furia agonistica cui ha abituato in questa stagione fa 30 metri con un carretto sulla fascia destra costringendo i gallesi al fallo e ella meta tecnica: 10-3 al 32′. Due minuti dopo uno splendido break viene schiacciato in meta da Gopperth ma la caviglia di Jeff Hassler impedisce miracolosamente la segnatura. Gli Ospreys però iniziano ad accusare lo sforzo di giocare in 14 e un’azione insistita di Leinster porta Healy a schiacciare la seconda meta al minuto 37. Si va al riposo sul 17-3 e con la sensazione che per Leinster segnare altre due mete nel secondo tempo non sia difficile.

Sensazione che svanisce dopo pochi minuti della ripresa, perché gli Ospreys tornano in campo riposati e Leinster fatica a imporsi, anche per la difficoltà a controllare la palla quando alzano il ritmo, un difetto che in questa stagione sembrano non riuscire a superare. Uno di questi errori, di Dave Kearney, vanifica una meta. Ancora è una volta è il carretto che al 62′ permette ai blu di segnare, con gli Ospreys costretti ancora a concedere la meta tecnica. Gli Ospreys concedono la quarta meta solo a nove minuti dalla fine, quando ormai sono stanchissimi. La successiva meta di Isaac Boss serve solo per la statistica. Finisce 36-3.

Probabilmente influenzata dalle notizie che arrivavano da Dublino è stata l’altra partita del girone tra Northampton e Castres, con i Saints che per andare ai quarti dovevano sperare in uno scivolone casalingo del Leinster. Alla fine ne esce una gara dal punteggio bassissimo, davvero anomalo per una competizione come l’Heineken Cup dove il numero delle mete marcate ha grande peso. I primi 40 minuti terminano sul 3 a 0 per i padroni di casa grazie a un calcio di Myler proprio all’ultimo minuto, il pareggio dei francesi arriva al 55 con Kockott. Tabellone fermo fino al 76′ quando Myler riporta i Saints sul 6-3- Una meta di Pisi e la relativa conversione all’ultimo minuto fissano il risultato sul 13 a 3, una vittoria che però a Northampton non serve.
Stasera si è giocata anche una partita di Challenge Cup: il Grenoble ha battuto nettamente il Bayonne 34-16 con cinque mete contro una.

Leinster: 15 Rob Kearney (23 Zane Kirchner), 14 Dave Kearney, 13 Brian O’Driscoll, 12 Gordon D’Arcy, 11 Luke Fitzgerald, 10 Jimmy Gopperth, 9 Eoin Reddan, 8 Jamie Heaslip (c), 7 Shane Jennings, 6 Rhys Ruddock, 5 Mike McCarthy (19 Leo Cullen), 4 Devin Toner, 3 Martin Moore (18 Mike Ross), 2 Sean Cronin (16 Richardt Strauss), 1 Cian Healy (17 Jack McGrath ). Sostituti: 20 Jordi Murphy, 21 Isaac Boss, 22 Ian Madigan.

Mete: 32′ meta tecnica, 37′ Healy, 62′ meta tecnica, 72′ Jordi Murphy, 74′ Isaac Boss

Trasformazioni: 32′, 37′, 62′, 72′  Gopperth

Punizioni: 8′ Gopperth

Ospreys: 15 Sam Davies, 14 Jeff Hassler, 13 Jonathan Spratt, 12 Ben John (23 Matthew Morgan), 11 Aisea Natoga, 10 Dan Biggar, 9 Rhys Webb, 8 Ryan Jones (19 Lloyd Peers), 7 Justin Tipuric, 6 Tyler Ardron (20 James King), 5 Ian Evans, 4 Alun-Wyn Jones (c, 22 Thomas Habberfield), 3 Adam Jones, 2 Richard Hibbard (16 Scott Baldwin, 17 Marc Thomas), 1 Ryan Bevington. Sostituti: 18 Dan Suter, 21 Morgan Allen.

Mete:

Trasformazioni:

Punizioni: 12′ Biggar

Arbitro: Romain Poite (Fra). Assistenti: Cyril Lafon, Eric Soulan (Fra). TMO: Laurent Valin (Fra)

di Damiano Vezzosi

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