Nuovo capitolo nella vicenda che da qualche giorno ha attirato l’interesse dei media di tutta Europa
L’altro giorno vi abbiamo raccontato del guaio giudiziario che coinvolge la FFR: per il Sei Nazioni 2011 e 2012 avrebbe venduto diverse centinaia di biglietti delle partite interne della Francia a un’agenzia internet legata alla malavita marsigliese che li avrebbe poi rivenduti on-line per riciclare i proventi legati al traffico della droga e della prostituzione (si parla di circa 800mila euro). Tagliandi acquistati direttamente nella sede della federazione a Marcoussis da un non meglio precisato “personaggio importante del rugby a Bayonne”. Ora la FFR fa la sua mossa e si costituisce parte civile.
Una vicenda che ha ancora diversi lati oscuri: l’agenzia coinvolta si chiama Passion Events e la federazione avrebbe aperto una procedura giudiziaria contro questa società nel 2008 ottenendo nel marzo 2010 una vittoria in tribunale con la condanna al pagamento di circa 20mila euro. Passion Events avrebbe però proseguito nei suoi traffici cambiando ragione sociale e denominazione. Il proprietario della società è tale Ahmed Arbib che però sarebbe stato più volte malmenato da Franck Barresi, uomo legato ai clan che lo taglieggiava e lo costringeva a fare certi acquisti. Arbib alla fine ha denunciato Barresi.
La Procura di Marsiglia ha intanto iscritto cinque persone nel registro degli indagati, tra loro anche Barresi.
Sembra di stare in uno dei romanzi di Jean-Claude Izzo…
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