Il primo febbraio parte il torneo più atteso. L’Italia va in Galles e da qui facciamo iniziare un viaggio molto particolare….
Lo confessiamo, l’idea ci è venuta proprio in terra gallese durante l’OnRugby On The Road dell’ottobre scorso: entrando in una libreria abbiamo trovato “The Six Nations Songbook”, un libricino che contiene i testi degli inni e delle canzoni “da stadio” delle nazionali più ovali del del pianeta. Oltre all’idea molto carina quello che ci ha subito conquistato (e spinto all’acquisto) è stata la frase dell’introduzione di David Morris: “Il Sei Nazioni è più di un torneo di rugby. E’ la storia e la tradizione, la fedeltà al proprio paese e la chanche di imporsi sul vecchio nemico. Ci sono conti da regolare e l’orgoglio di mantenere. Ma cosa sarebbe il torneo senza la passione degli inni nazionali e delle canzoni tradizionali che fanno pulsare il sangue prima del calcio del calcio d’inizio?”.
Qui sotto trovate quindi il testo originale dell’inno gallese e la traduzione in italiano, ma sopratutto, per chi tra qualche giorno andrà al Millennium – a giudizio di chi scrive lo stadio ovale più bello ed emozionante del mondo – e per chi volesse assaporarne l’emozione da casa, qualche video con le canzoni “ovali” gallesi e su cosa accade a Cardiff quando giocano i dragoni.
Da ascoltare a tutto volume naturalmente!!
HEN WLAD FY NHADAU
Mae hen wlad fy nhadau yn annwyl i mi,
Gwlad beirdd a chantorion, enwogion o fri;
Ei gwrol ryfelwyr, gwladgarwyr tra mâd,
Dros ryddid gollasant eu gwaed.
Gwlad, gwlad, pleidiol wyf i’m gwlad.
Tra môr yn fur i’r bur hoff bau,
O bydded i’r hen iaith barhau.
Hen Gymru fynyddig, paradwys y bardd,
Pob dyffryn, pob clogwyn, i’m golwg sydd hardd;
Trwy deimlad gwladgarol, mor swynol yw si
Ei nentydd, afonydd, i mi.
Gwlad, gwlad… (ecc.)
Os treisiodd y gelyn fy ngwlad tan ei droed,
Mae hen iaith y Cymry mor fyw ag erioed,
Ni luddiwyd yr awen gan erchyll law brad,
Na thelyn berseiniol fy ngwlad.
Gwlad, gwlad… (ecc.)
TERRA DEI MIEI PADRI
La vecchia terra dei miei avi m’è cara,
Terra di bardi e di cantanti, celebri di stima;
I suoi valorosi guerrieri, tali patrioti brillanti,
Per la libertà versarono il loro sangue.
Patria, patria, sono fedele alla mia patria.
Purché il mare fa muro per il paese puro amato,
O, che sopravviva la vecchia lingua!
Vecchio Galles montano, il paradiso dei bardi, Ogni valle, ogni rupe è bella alla mia vista; Attraverso i sentimenti patriottici, così attraente m’è il mormorio Dei suoi ruscelli e dei suoi fiumi.
Patria, patria… (ecc.)
Se i nemici opprimono la mia terra sotto i loro piedi, La vecchia lingua dei gallesi continua a vivere come sempre, La musa non è ostacolata dalla mano fallo di tradimento, Né è l’arpa melodiosa della mia patria.
Patria, patria… (ecc.)
HEN WLAD FY NHADAU
DELILAH
CALON LAN
BREAD OF HEAVEN
CWM RHONDDA
http://www.youtube.com/watch?v=hJvAUt2Cfio
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