Un’interista al presidente Ticconi
Per chi non vi conoscesse ci racconta brevemente cosa rappresenta la Udine Rugby Junior?
“E’ un’associazione sportiva che svolge attività esclusivamente con i giovani atleti e rappresenta il settore giovanile della Rugby Udine, la cui prima squadra milita nel campionato nazionale di serie A.”
Di che fascia di età vi occupate?
“Svolgiamo attività dall’under 6 all’under 16 per un totale di 130 iscritti che vanno dai 5 ai 15 anni, tra questi c’è anche Sarah che gioca nell’under 14, alla quale va un plauso speciale in quanto unica ragazza della società.”
Quante persone si dedicano ai bambini?
“Lo staff tecnico è composto da 14 educatori/allenatori, 1 preparatore atletico e alcuni giocatori della prima squadra a supporto dello staff, a questi vanno aggiunti una decina di dirigenti accompagnatori e un gran numero di genitori e appassionati che danno un importante aiuto e sostegno a tutto il nostro movimento”
Come si sviluppano i vari Campionati?
“Nella prima fase, dai 5 agli 11 anni i bambini giocano tutti insieme, misti maschi e femmine e l’attività federale si realizza con i raggruppamenti, manifestazioni non competitive che non prevedono classifiche. L’under 14 svolge un’attività strutturata in forma meritocratica e territoriale che prevede partite con formazioni di pari livello, propedeutica al campionato vero e proprio che viene giocato in under 16.”
Qual è l’obiettivo principale della società?
“Quello di trasmettere lo spirito rugbistico e diffondere la nostra disciplina tra i più giovani. Il nostro sport è ancora poco noto anche se, grazie alla capillare attività di sensibilizzazione svolta presso le scuole e grazie all’attenzione per gli impegni della Nazionale al Sei Nazioni, l’interesse sta aumentando. Il percorso formativo/sportivo inizia nella Junior e il primo traguardo è la prima squadra della Rugby Udine.”
Quali sono invece gli obiettivi tecnici?
“Quando parliamo di bambini dai 5 agli 11 anni pensiamo ad un’attività sportiva che educa ai rudimenti del rugby, che favorisce il gioco, l’apprendimento psicomotorio e le tecniche di base. Under 14 e under 16 sono invece da considerarsi dei veri e propri laboratori dove i ragazzi iniziano a confrontarsi con i ruoli, l’organizzazione del gioco e l’insegnamento delle regole, che avviene in modo graduale. Solo nell’under 18 il percorso giunge a compimento.”
Viste le premesse, qual è per voi il principio fondamentale da rispettare sempre?
“Fondamentale è che, i bambini e i ragazzi, apprendano i valori dello sport che sono universali. Le origini anglosassoni della nostra disciplina sportiva, nata nella scuola e per la scuola, ne definiscono poi i principi fondamentali impedendo di considerare l’avversario come un nemico, di trasformare la propria aggressività in scorrettezza e l’abilità in furbizia, divenendo una scuola di autodisciplina, di rispetto per se, per gli avversari e per il giudice di gara. Un’attività sportiva orientata più alla prestazione che al risultato.”
Quando riprendono i Campionati e i Raggruppamenti?
“Da febbraio tutte le squadre saranno di nuovo in campo. Per noi è il periodo più intenso, vitale e ricco di impegni. Oltre all’attività federale ci sono i tornei minirugby, saremo presenti al Torneo di Topolino di Treviso, ormai giunto alla 36′ edizione e al Trofeo Bottacin, organizzato dal Petrarca Rugby, alla 33′ edizione. Due appuntamenti storici, che permetteranno ai nostri bambini di potersi confrontare con culture diverse, non solo in termini sportivi, un ulteriore momento di crescita e di confronto per comprendere lo stato nel nostro movimento.”
Appuntamenti organizzati dalla Udine Rugby Junior?
“Ci sono le partite in casa giocate dall’under 14 il sabato pomeriggio alle 17.00 e quelle dell’under 16 della domenica alle 10:00, poi avremo due raggruppamenti in casa da disputare da qua fino a fine stagione, ma al Rugby Stadium ogni fine settimana c’è la possibilità di assistere a partite di rugby con anche l’under 18, la cadetta e la prima squadra, che giocano la domenica”
Riuscite a reclutare iscritti con facilità o resta sempre un alone di diffidenza nei confronti di questa disciplina sportiva?
“Il nostro sport e ancora poco noto anche se, grazie alla capillare attività di sensibilizzazione svolta presso le scuole e grazie all’attenzione per gli impegni della Nazionale al Sei Nazioni, l’interesse sta aumentando. Alcuni genitori stanno iniziando ad informarsi già per inserimenti di bambini di 3 anni e mezzo. Il pregiudizio iniziale è sempre stato quello che si tratti di uno sport dove ci si fa male è c’è una frase di John Kirwan (giocatore Nuova Zelanda e allenatore della Nazionale Italiana, ndr) che mi piace ricordare “La più bella vittoria l’avremo ottenuta quando le mamme italiane spingeranno i loro figli a giocare al rugby se vorranno che crescano bene, abbiano dei valori, conoscano il rispetto, la disciplina e la capacità di soffrire. Questo è uno sport che allena alla vita.”
Perché consigliare il rugby fin da piccolissimi?
“Si può iniziare a giocare a rugby a qualsiasi età e lo consiglio per i più piccoli perché è uno sport che si gioca in forma non competitiva, dove il divertimento è assicurato, e dove i bambini sono in campo per sperimentare, confrontarsi e crescere. Perché con questo approccio ogni bambino può trovare una sua dimensione, costruire la propria personalità e autostima, perché nel rugby, non c’è bambino magro o grasso, alto o basso, nel rugby c’è posto e rispetto per tutti.”
Cosa fate per diffondere questa attività sportiva?
“Facciamo attività di sensibilizzazione nelle scuole e non solo. Da settembre a dicembre abbiamo già coperto circa 300 ore di attività motoria presso le scuole, dove i nostri tecnici hanno fatto “scoprire” la palla ovale. Siamo presenti dall’ultimo anno di asilo fino alle scuole medie e nella prima parte dell’anno scolastico abbiamo coivolto circa 100 classi per un totale di circa 1500 bambini. Da febbraio riprenderà l’attività presso le scuole tra le quali l’Istituto Bertoni, la Nievo e la Zorutti di Udine.”
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