In una intervista il presidente federale ribadisce tutte le sue posizioni. E avanza una proposta tecnica a Zebre e Benetton
In una intervista al quotidiano Il Centro il presidente FIR Alfredo Gavazzi si dice preoccupato per i risultati sportivi del Sei Nazioni che inizia domani (“Possiamo vincere le due gare casalinghe, anche se una è con l’Inghilterra che non abbiamo mai battuto”) e poi torna ancora sull’irrisolta questione celtica. Ribadisce concetti più volta espressi – la tassa d’ingresso, la ridistribuzione degli utili da parte del board, una maggiore attenzione all’organizzazione con un occhio particolare ad un maggior equilibrio nella definizione delle trasferte – e poi parla di soldi: «Al momento la Celtic ci costa il 25% del bilancio federale che è di circa 42 milioni. Io voglio portarlo al 60% di questo 25%. Voglio dare tre milioni alle Zebre, tre alla Benetton, voglio che le Zebre trovino finanziamenti privati e non si adagino solo sulla federazione».
Questi i desiderata, anche se la realtà – al momento – parla di una grossa difficoltà nel reperire sponsor importanti per le Zebre e di un Benetton Treviso che non fa mistero di voler mettere mano agli accordi economici.
Poi Gavazzi lancia l’idea di una maggiore collaborazione tecnica tra franchigie e nazionale: «Vorrei che ci fosse coordinamento, che fossero fatte scelte tecniche condivise con quelle federali, che se Brunel decide di difendere in un modo i giocatori potessero applicare la stessa difesa nel loro club. Poi ognuno è libero di fare il gioco che vuole».
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