OnRugby.it vi offre qualche spunto per portare un po’ di Azzurro nella Ville Lumière
Data: 9 febbraio, ore: 16.00, luogo: Stade de France. Questo è il secondo rendez-vous nell’agenda degli Azzurri per questo Sei Nazioni 2014. Sfideremo i Bleus, anche per tenerci stretto il Trofeo Garibaldi.
Lo Stade de France è molto grande e se ci si muove per tempo è possibile non solo trovare un biglietto, ma evitare i settori più cari. Per il match del 9 ci sono ancora dei posti disponibili. Visitate il sito della FFR sul quale trovate i link alle due biglietterie autorizzate.
L’aereo è il modo più comodo e veloce per raggiungere la capitale francese, in particolare se si parte dal sud Italia e dalle isole. Molte città del nord e del centro Italia sono ugualmente ben collegate a Parigi dal treno ad alta velocità, questo può essere una soluzione conveniente anche perché vi condurrà nel cuore della città risparmiando così costi e tempi di trasferimento dall’aeroporto. Il viaggio Milano-Parigi dura poco più di 7 ore; da Torino circa 5 ore e 40. Una corsa in taxi da Orly al centro costa tra 40 e 60 euro (40 minuti circa). Dal Charles De Gaulle (50 minuti circa) può costare dai 30 ai 70 euro. Da Beauvais può arrivare anche oltre i 150 euro ed è molto difficile trovare un’auto dopo le 23.00. In città il tassametro parte da poco più di 2 euro. Il sistema più rapido ed economico per spostarsi è sicuramente il famoso Metrò, a cui si aggiungono le linee della RER che attraversano Parigi per collegare le periferie e sono utilizzabili in combinata con la metro.
Parigi: immensa, monumentale, romantica, caleidoscopica. La sua bellezza è unica: dai grandi palazzi pubblici agli infiniti musei, dai bateaux mouches che navigano lungo la Senna ai meravigliosi parchi che riempiono la città. La rive gauche e la rive droite, a sud e nord del grande fiume. Più residenziale ed elegante la prima con la Sorbona, i Giardini di Lussemburgo, il Quartiere Latino, la Tour Eiffel e l’Hotel des Invalides, più popolare la seconda, con Montmartre, le Grandi Stazioni e il Marais, oggi uno dei distretti più alla moda. Sulla riva destra si trovano anche i simboli della capitale: dal Louvre all’Arco di Trionfo, da Place Vendôme a Place de la Concorde, dall’Opera alla splendida Place des Vosges.
L’Île de la Cité e l’Isola di Saint-Louis, in mezzo alla Senna, sono un buon punto di partenza per esplorare la città, ma non illudetevi di poter scoprire Parigi in pochi giorni. Abbiate piuttosto il coraggio di seguire senza meta le sue strade, di perdere tempo in un bar di Saint Germain e di godervi una pausa nei giardini di Les Tuileries o a L’Esplanade des Invalides. La prima volta non si scorda mai!
La Ville Lumière è capace di offrire qualsiasi cosa, dal piccolo bistrot alla sfarzosa discoteca. Ogni desiderio può essere soddisfatto, ma nessuno si aspetti una città a buon mercato.
Per mangiare: nel 5° arrondissement troverete ristoranti greci, nordafricani e mediorientali, a Belleville vi imbatterete negli asiatici (vietnamiti e thailandesi), mentre nel 10° pullulano le cucine indiane. Chinatown è invece nel 13°. Nei buoni vecchi bistrot fate attenzione al menu del giorno, spesso molto conveniente, ma per evitare sorprese tenete d’occhio la carta dei vini.
Ecco qualche consiglio per il terzo tempo, una selezione dei locali frequentati dagli appassionati e punto di ritrovo dei giocatori.
Au Trinquet (8 Quai Saint-Exupery – Tel +33 (0)1 40500925). È il covo degli appassionati di pelota basca, qui si beve e si mangia secondo i dettami di questa regione. Uno dei soci è tale Mathieu Blin, leggendario tallonatore dello Stade Français.
Au Metro (18 Boulevard Pasteur – Tel +33 (0)1 47342124). Nella zona di Montparnasse, questa brasserie vi accoglierà trasmettendovi tutti i profumi e i sapori della regione della Bigorre. Rifugio di rugbisti, giocatori, ex giocatori o semplici tifosi. La squadra che va per la maggiore è lo Stade Français e da questo ristorante sono anche passati 3 Scudi di Brenno.
Mil’a (11 Rue Jean-Jacques Rousseau – Tel +33 (0)1 75851452). Jerome Fillol, proprietario del locale, è il mediano di mischia dello Stade Français. Il posto è veramente bello, si bevono ottimi cocktail.
Corcoran’s – O’Sullivans. Sotto questi due nomi tipicamente Irish ci sono alcuni locali fra i quali scegliere dove farvi una pinta, mangiare un boccone e chiudere la serata.
Eden Park Pub (10 Rue Princesse – Tel +33 (0)1 43260296). Creato nel 1992 da alcuni giocatori del Racing-Metro (Franck Mesnel, Eric Blanc, Jean-Baptiste Lafond e Denis Charvet), il locale situato nel cuore di Saint Germain des Prés, porta il nome del tempio del rugby di Auckland e dell’omonimo marchio sportivo. Grandi schermi e atmosfera davvero ovale.
Il rugby francese effervescente (in tutti i sensi), spettacolare (in tutti i sensi), ricco (sempre più protagonista del grande mercato internazionale). Ecco un po’ della sua storia ovale. La federazione francese, fondata il 13 maggio 1919, prende l’attuale denominazione, Fédération Française de Rugby, l’11 ottobre 1920. Ma il rugby cominciò a circolare già nel 1872, quando un gruppo di mercanti inglesi diede origine al Le Havre Athletic Club Rugby. Il 20 novembre 1887 venne istituita l’Union des Sociétés Françaises de Sports Athlétiques, un organismo multisportivo antenato della federazione attuale. Nel 1910 la Francia fu ammessa al Cinque Nazioni e nel 1978 divenne membro dell’International Rugby Board.
Nel corso della sua storia, la nazionale francese ha partecipato a 83 edizioni del Torneo, vincendone 17 (il primo successo arrivò nel 1955) con 9 Grand Slam, l’ultimo nel 2010 con Marc Lièvremont come allenatore. E proprio durante la gestione Lièvremont la Francia è andata più vicina alla conquista della Rugby World Cup venendo sconfitta in finale dalla Nuova Zelanda per 8-7.
Lo sviluppo del rugby francese, dopo un iniziale stazionamento nella capitale, ha preso la strada del sud ovest e lì ha creato vere e proprie leggende che, ancora adesso, dominano il campionato nazionale e le coppe europee. Leggasi lo Stade Toulosain di oggi (ma anche di ieri) o il Beziers degli anni 70, l’Agen dei ‘60 o il Lourdes dei ’50.
Nonostante il cuore pulsante del rugby di Francia risieda lontano da Parigi, nel midi, nella capitale ci sono molte squadre, potete trovare un elenco completo a questo link
Lo Stade de France (a Saint Denis, a pochi chilometri a nord di Parigi) è l’impianto modulabile più grande del mondo. L’intero primo anello può ritrarsi e lasciare posto alla pista d’atletica, riducendo a 75.000 posti la capienza totale. Quando la FIFA assegnò i campionati del mondo di calcio alla Francia si rese necessario costruire un impianto da almeno 80mila posti per ospitare l’atto finale della rassegna. Il 6 settembre 1995 venne posta la prima pietra. Il 28 gennaio del 1998 lo stadio fu inaugurato con l’amichevole calcistica tra Francia e Spagna. Il rugby fece il suo esordio pochi giorni dopo, il 7 febbraio 1998, quando i Bleus affrontarono e batterono, di fronte a 77.567 persone, l’Inghilterra. Philippe Bernat-Salles segnò la prima meta nella nuova costruzione. La partita dei Mondiali tra Francia e Arabia Saudita del 18 giugno 1998 ha fissato il record di affluenza dell’impianto (80.000) per un evento calcistico, facendo anche meglio della finale mondiale tra Francia e Brasile. Ma è il rugby a detenere il record assoluto. Il 20 ottobre 2007 accorsero in 80.400 per godersi la finale mondiale tra Sudafrica e Inghilterra.
Per raggiungere lo stadio in treno: RER B o la RER D. Nel primo caso la fermata è quella di La Plaine Stade de France, da Gare du Nord (4 minuti), da Chatelet (8 minuti). Nel secondo caso vi conviene scendere alla fermata Stade de France – St Denis partendo sempre da Gare du Nord (5 minuti) e Chatelet (9 minuti), optando per questa soluzione arriverete più vicini allo stadio. In metropolitana: alle stazioni Invalides (20 minuti di percorrenza) o Montparnasse (25 minuti) prendete la linea 13 e scendete a Saint Denis – Porte de Paris. In auto: dall’A1 svoltate all’uscita numero 2 (Stade de France), proseguite poi sulla A86 e imboccate l’uscita numero 9 (La Plaine – Stade de France).
Buon rugby a tutti!
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.